BUSTO ARSIZIO – Cineprese anche in città grazie all B.A. Film Commission per girare il corto “… Che tu di me”, che, nei giorni scorsi, ha riunito sul set studenti ed ex studenti dell’Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni. Una produzione che riaccende i riflettori sull’indotto che il “sistema cinema” che si è creato negli ultimi vent’anni attorno al BAFF può garantire alla città di Busto Arsizio.
La produzione
Il corto, prodotto da Armonia Film e Tosi & Co. Entertainment, è molto liberamente ispirato da un’opera videoartistica di David Hall degli anni ’70 intitolata “101 TV set” e da una idea contenuta in una novella breve di Dino Buzzati. Narra la storia di una ragazza in carriera che per gli impegni di lavoro dimentica la propria sfera personale, fino a quando un evento imprevisto la costringerà a guardare il mondo con occhi diversi.
Il cast
La protagonista è interpretata da Noemi Bertoldi, brillante ex studentessa dell’ICMA recentemente vista sul set di “L’ultima notte di Amore”, al fianco di Pierfrancesco Favino. Il cast, circa 30 persone in totale, è composto quasi interamente da studenti ed ex allievi dell’Istituto Antonioni, tra cui affermati professionisti quali il regista Ciro Tomaiuoli e il direttore della fotografia Daniele Furini, con la direzione artistica di Gabriele Tosi. La ricerca delle location è stata affidata alla BAFC Film Commission, che si è occupata anche di fornire assistenza logistica e tecnica alla produzione.
Il “set” anche a Busto
Le riprese sono avvenute a Busto Arsizio, in alcune strade ed edifici della zona Frati, e a Milano, in piazza Duomo e negli uffici della Bianchi Industrial, gentilmente concessi. Le riprese di una scena onirica sono state effettuate in un set complesso, appositamente costruito all’interno di Villa Calcaterra, sede dell’Istituto Antonioni. Particolari inquadrature di anziani e di bambini sono infine state realizzate presso la Fondazione La Residenza, di Malnate, e all’asilo “Il Girasole di Fra’” a Marnate. Il cortometraggio è ora in fase di post-produzione; successivamente i produttori si muoveranno per proporre l’opera in concorsi e rassegne.