Code di ore all’aperto per una ricetta dal medico all’Usca di Vanzaghello

vanzaghello medici usca code

VANZAGHELLO – Sono da poco passate le 10 del mattino, è giorno di mercato e in coda ci sono 19 persone. A riceverle c’è un solo dottore. L’ultimo paziente, se gli andrà bene, sarà ricevuto dopo due ore. Oggi non piove, e se lo facesse c’è un’ampia tettoia a proteggere quanti sono in coda. Ma il freddo si sente lo stesso, visto che lo spazio di attesa è all’aperto. E siccome a fare la fila sono quasi tutti anziani e sicuramente qualche malato, dato che la coda è quella per il medico, la situazione non è proprio la migliore. Alle 11.30, la dottoressa esce e fa la conta di quanti sono rimasti, annunciando che non farà in tempo a riceverli tutti, visto che “stacca” alle 12.00. In realtà, continuerà a ricevere anche dopo; ma non riuscirà comunque ad accontentare tutti. Per gli esclusi, dopo una mattina trascorsa in paziente attesa, non rimane che ritentare la prossima volta, ovvero due giorni dopo. Fosse stato giovedì, la data sarebbe slittata fino al martedì successivo.

La scena (nelle foto) si ripete da un paio di settimane in piazza Pertini a Vanzaghello, cioè da quando, all’inizio di novembre, è stato aperto per due giorni alla settimana l’ambulatorio con una Unità speciale di continuità assistenziale (Usca) per sopperire alla carenza di medici di base in paese. Una “toppa” concordata da Comune e Ats per far fronte in qualche modo alla doppia emergenza in corso, quella Covid (cui si aggiungono i malanni si stagione) e la mancanza di medici di famiglia, ormai ridotti all’osso e con liste di pazienti gonfie da scoppiare.

«Triste vedersi ridotti così»

«Ho accompagnato mia moglie e ho visto decine di persone in fila in attesa di parlare col medico – lamenta un cittadino – Alcuni anziani, all’aperto, al freddo. Vi sembra una situazione da paese civile? Il medico tiene le persone mezz’ora ciascuna in ambulatorio perché non dispone dei normali mezzi tecnici necessari. Medici giovani, bravi e volenterosi mandati in trincea allo sbaraglio».

vanzaghello medici usca code«È così ogni martedì e giovedì – conferma uno degli anziani in coda – Sono andato anche ad Arconate e ho assistito alla stessa scena. Bisogna armarsi di tanta pazienza e aspettare, stando all’aperto e sperando di rientrare fra quelli che saranno ricevuti. Per una ricetta è questione di pochi minuti, ma se si deve fare una visita è chiaro che ci vuole più tempo…».

Un altro, trascorsa invano un’intera mattina in coda, si è recato fino al pronto soccorso dell’ospedale di Legnano. «Non l’avessi mai fatto – sbotta – c’era una folla con ubriachi, drogati, sbandati… Gente che alzava la voce con il personale, insomma se posso vedo di non tornarci. Però è triste che siamo ridotti così per la mancanza di medici».

Appello per scrivere ad Ats

Attualmente a Vanzaghello, comune di più di 5.000 abitanti, è rimasto un solo medico di base, dopo che in 3 hanno lasciato la professione per pensionamento. Negli ultimi mesi si sono susseguiti diversi sostituti, ma ciò non è bastato a evitare che numerosi pazienti siano rimasti senza un Mmg di riferimento, non avendo a disposizione alcun medico da poter scegliere neppure nell’ambito territoriale.

C’è anche chi ha invitato i cittadini a inviare ad Ats, preferibilmente entro lunedì 15 novembre, segnalazioni di disservizio per la mancanza dei medici di famiglia, citando l’evidente lesione del diritto all’assistenza sanitaria di base prevista dall’articolo 4 del Dpcm del 12 gennaio 2017. Basta scrivere una e-mail col proprio nome e cognome all’indirizzo coordinamentourp@ats-milano.it. «Più segnalazioni di reclamo ricevono – spiega – e più possibilità ci sono che si muovano».

Unità sanitaria speciale per rimediare alla carenza di medici di base a Vanzaghello

vanzaghello medici usca code – MALPENSA24