Comerio, chiude la banca: il sindaco Silvio Aimetti scrive a Intesa Sanpaolo

Comerio

COMERIO – Una lettera indirizzata alla sede centrale dell’istituto bancario, in merito alla chiusura della filiale situata in paese, prevista per il prossimo ottobre. Il sindaco di Comerio Silvio Aimetti si è rivolto alla proprietà di Intesa Sanpaolo, contattando direttamente la sede nazionale di Torino, nella persona dell’amministratore delegato Carlo Messina. La richiesta è quella di collaborare per trovare una soluzione a favore dei residenti.

Incontro con i vertici della filiale

La lettera di Aimetti fa seguito all’incontro che si è svolto lunedì 2 agosto tra il primo cittadino e i responsabili locali della banca: il direttore della filiale Davide Morosini e la direttrice area retail Lago Maggiore Stefania Arnaboldi. Un confronto che il sindaco aveva sollecitato dopo che in paese erano emerse da tempo voci in merito a una possibile chiusura della filiale. Una circostanza che il sindaco ha sottolineato nella missiva indirizzata a Messina. «Ritengo quantomeno “anomalo” – scrive – venire a conoscenza di tale vostra determinazione, che evidentemente era programmata da tempo, da “voci di paese” notoriamente destituite di un qualsiasi fondamento di ufficialità».

Il 18 ottobre la data indicata

Durante l’incontro con i rappresentanti locali di Intesa Sanpaolo è stata prospettata la chiusura della filiale di Comerio, con il trasferimento di tutte le attività entro la data del prossimo 18 ottobre. «Ritengo che la proposta non sia ricevibile – scrive il primo cittadino – se non dopo aver garantito un servizio che permetta alle sopraccitate categorie fragili in particolare, ma più ampiamente a tutti i correntisti, di poter gestire in modo graduale un passaggio così delicato come quello della chiusura di un Istituto di Credito da sempre presente nella vita del nostro Comune».

L’impatto sui cittadini

Aimetti fa notare come la decisione di chiudere lo sportello avrà un notevole impatto sulla vita quotidiana dei cittadini, soprattutto in un periodo come quello attuale. «In particolare – continua il sindaco – stupisce l’insufficiente capacità di gestire informazioni così importanti e sensibili che avranno significativi risvolti specie sulle categorie più fragili come quella degli anziani soli, dei disabili, di coloro che, magari, devono dipendere dagli altri per la mobilità, denotando una scarsa attenzione per queste categorie già in difficoltà». La lettera si chiude con l’invito a collaborare da entrambe le parti per trovare una soluzione.