Condizioni non allarmanti, Cospito resta in carcere

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MILANO – Le condizioni di Alfredo Cospito non sono allarmanti e tali da richiedere il trasferimento in ospedale. Lo ha decretato il Tribunale di Sorveglianza di Milano. L’anarchico da una settimana in regime di 41 bis nel carcere di Opera, che per ottenere l’abolizione del regime di massima sicurezza adottato per mafiosi e terroristi é in sciopero della fame da ottobre, resta quindi in cella, sotto stretto monitoraggio.

Le polemiche innescate dalla sua vicenda personale e dalla sua protesta, non accennano a fermarsi. Da un lato il Governo, che direttamente per bocca del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni “non tratta con chi minaccia”, dall’altro gli anarchici, che hanno protestato a Roma e fino davanti lo stesso carcere di Opera, nei giorni scorsi. Lo stesso Cospito, quando la delegazione di parlamentari Pd rappresentata da Debora Serracchiani, Walter Verini, Silvio Lai e l’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando é andata a trovarlo in carcere quando era ancora a Sassari, avrebbe chiesto loro di parlare prima con i suoi “compagni” di detenzione, ovvero Francesco Di Maio, Francesco Presta e Pietro Rampulla, tutti condannati per mafia.

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