Cospito ai domiciliari? Per la Procura Generale deve restare al 41 bis

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MILANO – Alfredo Cospito tornerà a casa? Lo deciderà il Tribunale di Sorveglianza di Milano, dopo il parere negativo espresso dalla Procura Generale rispetto alla richiesta di differimento pena in detenzione domiciliare, presentata dallo stesso anarchico, che da oltre cinque mesi é in sciopero della fame per “protestare” contro il regime di 41 bis al quale é stato condannato.

L’udienza si é svolta oggi, venerdì 24, all’interno dell’Ospedale San Paolo di Milano, dove Cospito é stato momentaneamente trasferito a casa delle sue condizioni di salute, dopo aver iniziato volontariamente a non mangiare perché contrario al regime carcerario previsto per i reati per i quali é stato condannato, oltre che per i criminali mafiosi. Ed é proprio nel reparto di medicina penitenziaria del San Paolo che, secondo la Procuratrice Generale di Milano, Cospito deve rimanere, in stato di detenzione e in regime di 41bis, fino a quando non starà meglio. I domiciliari, secondo la Pg, come già espresso dalla Cassazione, non possono essere applicati perché la condizione di salute in cui Cospito oggi versa é stata una sua scelta. La decisione del Tribunale arriverà entro cinque giorni.

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