Busto, la cooperativa Solidarietà e servizi ha una nuova casa. Inaugurata ieri

cooperativa solidarietà servizi

BUSTO ARSIZIO – Il lavoro è un diritto di tutti. Anche di chi è in difficoltà. E riuscire a garantirlo potendo contare su strutture moderne, spazi accoglienti e ideali per chi ha problemi di disabilità è il nobile obiettivo raggiunto dalla cooperativa “Solidarietà e servizi”.

C’erano tantissime persone ieri, mercoledì 25 luglio, all’inaugurazione della nuova sede operativa di questa realtà che da anni opera sul territorio e che ora può finalmente contare su un unico e ampio luogo, anziché su spazi dislocati in strutture differenti. Insomma, finalmente tutti sotto un unico tetto, al civico 105 di viale Toscana. L’ambiente che accoglierà oltre 100 persone con disabilità e che qui avranno la possibilità di lavorare, ma anche di sviluppare la propria autonomia personale, è davvero grande: 2.500 metri quadrati, ristrutturati ad hoc e in tempi quasi da record.

Quello della cooperativa è un progetto ben avviato, che ora può contare su una logistica perfetta e che ha un’importante ricaduta sul territorio di Busto, ma anche sui Comuni vicini. Tanto che ieri, al momento ufficiale, dell’inaugurazione del capannone ristrutturato erano presenti i sindaci Emanuele Antonelli e Mirella Cerini, gli assessori bustocchi ai Servizi sociali Miriam Arabini, la quale ha spiegato che si tratta di «un altro esempio vincente di collaborazione e di capacità di fare rete che coinvolge anche alcune importanti realtà produttive del territorio» e all’edilizia Isabella Tovaglieri e il presidente della Liuc Michele Graglia.

cooperativa solidarietà servizi

«Un ringraziamento particolare va alla cooperativa “Solidarietà e servizi”. Il loro impegno rivolto ai ragazzi in difficoltà rappresenta un valore aggiunto per tutto il territorio – ha dichiarato Antonelli – Un’attività importante finalizzata a integrare e non far sentire soli ed emarginati le persone che hanno difficoltà».

Tanti gli interventi e tra questi alcuni hanno offerto interessanti spunti di riflessione. C’è, infatti, chi ha sottolineato come il lavoro rappresenti una chance per conquistare e far crescere l’autonomia personale, per consolidare la propria dignità, ma anche per far sentire la persona disabile utile alla società. Il lavoro diventa quindi lo strumento per dimostrare che ognuno possiede delle doti e che queste capacità possono diventare un risorsa importante per se stessi, ma anche per gli altri.

«Le persone disabili che lavorano, ma anche quelle che non hanno l’opportunità di farlo ma sono in grado di svolgere attività in autonomia, possono realizzarsi una volta inseriti in questo progetto – ha spiegato il presidente di “Solidarietà e servizi” Domenico Pietrantonio – che possiamo riassumere dicendo che si tratta di un’area lavoro, ma anche di un centro socio-educativo e di servizio di formazione all’autonomia».

In marzo l’acquisto, da aprile a luglio i lavori

Il capannone è stato acquisito dalla cooperativa nel mese di marzo da una società che svolgeva esercizi commerciali. Rapidissimi i tempi di riqualificazione. In aprile sono iniziati i lavori di ristrutturazione e ieri era tutto pronto per il taglio del nastro. A settembre si lavorerà a pieno regime. A illustrare  gli interventi di recupero che sono stati realizzati è stato il presidente Pietrantonio. «Abbiamo creato spazi da dedicare al lavoro e un’area da destinare ai laboratori. Nel piano inferiore sono stati eliminati tutti i dislivelli, realizzato un ascensore idoneo per i ragazzi che verranno qui e studiato un lay out degli spazi davvero accogliente e funzionale alle nostre future esigenze. Inoltre è stata rifatta la copertura che era in eternit e sostituita con materiale eco compatibile e una migliore coibentazione».

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