Sfida di pugilato a Cortisonici: sul ring vent’anni di cinema d’autore e di genere

cortisonici sfida pugilato cinema 01

VARESE – Dopo il tutto esaurito del galà cortisonico con il meglio dei vent’anni del festival, Cortisonici, che proseguirà fino a sabato, entra nel vivo con la sfida di domani, mercoledì 19 aprile. In occasione di “Avere 20 anni” andrà in scena lo scontro tra il cinema d’autore e il cinema di genere degli ultimi due decenni: l’appuntamento è alle 20.30 all’auditorium del liceo musicale in via Garibaldi 4.
Nell’angolo destro, a difendere il cinema d’autore, ci sarà Andrea Bellavita, nell’angolo opposto, per il cinema di genere, Rocco Moccagatta. Come in un match di pugilato si sfideranno per alcuni round per decretare se è stato un ventennio di cinema d’azione, di navicelle spaziali e di mostri oppure un cinema di silenzi, riflessioni ed esplorazioni intimiste.

Rocco Moccagatta

Chi ha vinto l’Oscar nel 2000 e chi nel 2023

«Nel 2000 l’Oscar l’ha vinto “American beauty”. Quest’anno, 2023, “Everything everywhere all at once”. Dev’essere successo qualcosa, verrebbe da dire», hanno spiegato gli organizzatori del festival. «Dopo, “American beauty” non è “Deserto rosso” di Antonioni, d’accordo. Però, insomma, il primo parlava (tra le altre cose) di un ragazzo che si commuoveva filmando buste di plastica portate dal vento. Il secondo è la storia di una madre che salta da un universo all’altro per evitare che sua figlia ficchi tutto quello che esiste in un buco nero a forma di ciambella gigante. Poi, questa cosa della ciambella gigante, sembra un’idea bellissima. Però non è questo il punto. Il punto è, forse, che il premio per il miglior film l’hanno dato a un film che vent’anni fa agli Oscar non ci sarebbe nemmeno andato, e che quest’anno invece ne ha vinti sette. Come “Lawrence d’Arabia”, per dire. Non è una cosa da poco».

Pezzi di film come ganci sinistri

«Quest’anno Cortisonici compie vent’anni. E c’è questa sezione che si chiama Focus, dove quello che proviamo a fare è guardare dentro al mondo del cinema. E quest’anno, che son venti, ci siamo detti: “Ma perché non proviamo a capire questa cosa delle ciambelle giganti e delle buste di plastica, che vincono tutte e due gli Oscar? Un modo per provare a raccontare cosa è successo in questi anni, con un sfida con, da una parte, i film che, perlopiù, vedi ai festival importanti o ai cineforum. I film con i silenzi e la camera fissa e i piani sequenza. I film d’autore. E dall’altra i film di genere. Quelli delle ciambelle-buchi-neri. Che a saperli fare, film così, non sono in tanti”.
Così, mercoledì 19 aprile, la prima sera di Cortisonici, si sfideranno Andrea Bellavita e Rocco Moccagatta. Che di mestiere studiano il cinema e lo insegnano all’università. E che lo sanno raccontare bene. Si sfideranno sul cinema degli ultimi vent’anni: dal 2000 fino ad adesso. Un duello. O, se preferite, un incontro di boxe. Con pezzi di film come ganci sinistri. Uno con la giacca di velluto e i Cahiers du cinéma ordinati per anno sulla libreria. L’altro con i film registrati sulle videocassette della Maxwell (tantissime) e la canottiera di Jack Burton in “Grosso guaio a Chinatown”. Una cosa così. “I Goonies” contro “I quattrocento colpi”».

Andrea Bellavita

I due combattenti

Per il cinema di genere, Rocco Moccagatta: critico e studioso di cinema, televisione e new media, insegna storia del cinema e business televisivo e crossmediale all’Universtà Iulm di Milano e da sempre si occupa di generi popolari su ogni schermo (dal più piccolo al più grande) e di cinema italiano del passato e contemporaneo. Collabora continuativamente con “FilmTv”. Scrive o ha scritto su “Duel”/“Duellanti”, “L’Officiel Homme”, “Segnocinema”, “Comunicazione politica”, “8 1/2”, “Marla”, “Nocturno Cinema”, “Inland”. Tra i suoi libri: “Carlo & Enrico Vanzina – Artigiani del cinema popolare” (Bietti Editore, 2018), “Mino Guerrini – Storia e opere di un arcitaliano” (Mimesis, 2022, con Chiara Grizzaffi), “Mediaset e il cinema italiano” (Mondadori, 2022, con Gianni Canova). È stato ribattezzato “Giancarlo Cianfrusaglie” da Maccio Capatonda e ne va orgoglioso.
Per il cinema d’autore, Andrea Bellavita: professore associato di Storytelling e forme del racconto mediale e factual entertainment e scrittura della realtà, vicedirettore del corso di laurea di Storia e storie del mondo contemporaneo all’Università dell’Insubria di Varese. Redattore di “Segnocinema”, collabora a “FilmTv”, “Cineforum.it”, “8 e ½”. È autore di vari libri e saggi sul rapporto tra cinema e psicoanalisi. La sua attività di ricerca oggi è focalizzata sulla fiction seriale e sulle strategie di adattamento transmediali.

cortisonici sfida pugilato cinema – MALPENSA24