Covid, raffica di soppressioni sulle linee Trenord: la protesta dei pendolari di Busto

BUSTO ARSIZIO – Raffica di soppressioni sui treni dei pendolari, il rientro al lavoro dopo il ponte di Capodanno è caratterizzato dalla “caccia” al treno. La linea del Malpensa Express per Cadorna è stata una delle più colpite dalla rimodulazione del servizio messa in campo da Trenord a causa delle assenze degli operatori per le positività o le quarantene Covid. E il Comitato Pendolari Trenord Busto Arsizio rispolvera il vecchio slogan #nnvabene, che rimanda all’epoca della cancellazione della doppia fermata oraria dei diretti per Cadorna. «Continuano ad assiepare le persone in tempo di Covid – protestano i pendolari di Busto che temono gli affollamenti sui convogli – per andare a Cadorna siamo costretti a prendere un treno pieno per Centrale e poi anche inutilmente la metropolitana».

Le cancellazioni a raffica

Giorni di passione per chi deve andare a Milano per lavorare. Da giorni sulle linee dei pendolari fioccano soppressioni e cancellazioni a raffica. Solo oggi, 3 gennaio, sulla linea Malpensa-Busto-Cadorna sono stati ben 19 i treni cancellati, con Trenord che invita i pendolari a «utilizzare i treni successivi». La compagnia ferroviaria regionale parla di «una parziale riorganizzazione» del servizio «per l’alto numero di assenze di capitreno e macchinisti legate alla pandemia». E annuncia: «Stiamo lavorando per riorganizzare i turni di personale e servizio in modo da contenere i disagi». Ma i pendolari non l’hanno presa bene: «Trenord, con la scusante del Covid, ha deciso di dimezzare il servizio ferroviario in tutta la Lombardia» uno dei commenti apparsi sulle bacheche social dei comitati.

Pendolari sul piede di guerra

La situazione è chiaramente complicata in tutta la regione, 150 corse cancellate su 1800 programmate nella giornata di oggi, 3 gennaio, a causa delle carenze di personale imposte da positività e isolamento Covid. Ma i pendolari di Busto (e non solo) non ci stanno, anche perché meno corse rischiano di generare più assembramenti sui treni che vengono garantiti. «Una situazione assolutamente ingestibile – dichiara a TGR Lombardia il bustocco Stefano Marchionna, rappresentante dei pendolari – intere linee soppresse con abbonamenti pagati. Ed è solo la “ciliegina sulla torta” di una situazione, che già da tempo verifichiamo sulla nostra pelle, di enormi problematicità di Trenord nel gestire il suo personale».

Pendolari assembrati, zero distanziamenti sui treni: il Comitato di Busto protesta

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