Busto, convegno sul Ddl Pillon, De Pace: «E’ incostituzionale e imbarazzante»

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BUSTO ARSIZIO – «Il Ddl Pillon è uno scarabocchio di legge. Scritto per accontentare padri lagnosi, violenti e tirchi. E’ un Disegno di legge misogino. Contro le donne, contro le mamme e a favore delle lagne dei padri. Imbarazzante. E un Ddl incostituzionale». E ancora: «E’ in sostanza un Ddl contro i bambini, che sono il  nostro futuro e che non possono vivere nel dramma di una separazione come la “immagina” Pillon». L’avvocato Annamaria Bernardini De Pace, tra i massimi esperti in Italia in tema di diritto di famiglia, apre il convegno senza fare troppi giri di parole. E prima del suo intervento a chiarire qual è la posizione politica di Forza Italia sul disegno di legge del leghista Pillon ci pensa il commissario cittadino degli azzurri Carmine Gorrasi: «Non ne faccio una questione politica, ma di buon senso. E il buon senso dice che è necessario fermare questo disegno di legge».

Al convegno “Perché il Ddl Pillon allarma le Nazioni Unite?”, organizzato come ha spiegato l’assessore Gigi Farioli, «per conoscere e approfondire» era presente tutto il gotha provinciale  di Forza Italia: il presidente di Agorà Nino Caianiello, il responsabile degli enti locali dei berlusconiani Marcello Pedroni, il consigliere regionale Angelo Palumbo, l’eurodeputata Lara Comi, il coordinatore di Forza Italia di Varese Roberto Leonardi, quasi tutti i consiglieri comunali forzisti di Busto, l’assessore Miriam Arabini e il presidente del consiglio comunale Valerio Mariani, esponente del Pd e salutato da Farioli: «Lo ringrazio per la sua presenza, poiché la sensibilità su tematiche così importanti non ha appartenenze di partito». In sala Tramogge erano presenti anche molti studenti delle scuole superiori di Busto.

L’avvocato De Pace ha poi affrontato tutti i punti deboli della proposta di Pillon: dal percorso obbligatorio di mediazione famigliare ai tempi paritetici, dal doppio domicilio al mantenimento diretto e alla previsione di un piano genitorialità, fino all’alienazione genitoriale. «Elementi – ha spiegato l’avvocato che fanno ben capire che tipo di “Cambogia” le donne, ma soprattutto i figli, in caso di separazione, dovranno affrontare in caso di separazione». Una legge che secondo la De Pace non serve poiché «l’86 per cento delle separazioni sono consensuali e solo il 14 per cento sono conflittuali. Insomma si sta combattendo una battaglia che non rispecchia quella che è la realtà».

«Sono contro il ddl pillon sia politicamente sia giuridicamente – ha dichiarato l’assessore Arabini – Con questo disegno di legge si fa un salto indietro di 30 anni e non tiene per nulla in considerazione le esigenze dei minori. Che questo disegno sostanzialmente li tratta come fossero dei trolley. Bagagli da spostare da un genitore all’altro. Questo Ddl deve essere cancellato. E bisogna continuare a lavorare per contrastare la violenza di genere e la violenza sui minori con progetti concreti e seri».

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