Innovazione tecnologica e lavoro in team: le eccellenze dell’Ospedale di Varese

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Il dg di Asst Sette Laghi Giuseppe Micale insieme ai primari Federico Dehò, Massimo Venturini e Eugenio Cocozza

VARESE – Da un lato c’è il fattore tecnologia, con le innovazioni più recenti approdate negli ultimi anni: su tutte il robot chirurgico operativo da inizio 2023 nel blocco operatorio varesino. Ma altrettanta importanza riveste l’aspetto umano, dalle professionalità su cui possono contare i diversi reparti fino alla collaborazione che viene instaurata attraverso team multidisciplinari. Sono i due principali aspetti che guidano il lavoro quotidiano dell’Ospedale di Varese, con le sue eccellenze riconosciute anche al di fuori dei confini locali.

Chirurgia Generale 1

Una di queste è la struttura complessa di Chirurgia generale 1, diretta da Eugenio Cocozza. «L’evoluzione tecnologica è importantissima – spiega – l’introduzione della chirurgia robotica ci permette in alcuni interventi di chirurgia generale, nel nostro caso oncologica, di migliorare tantissimo alcuni passaggi». Ma l’innovazione va di pari passo con la crescita dei giovani chirurghi. «È un punto che a me sta molto a cuore e di cui mi sono occupato in questi cinque anni: mi sono reso conto che c’era bisogno di introdurre dei nuovi criteri di crescita. La chirurgia robotica ad esempio non la faccio solo io, ma viene eseguita molto bene da diversi miei collaboratori».


Radiologia

Direttore della struttura complessa di Radiologia di Varese è invece Massimo Venturini. «La radiologia è un po’ uno snodo cruciale per gli ospedali, perché senza la radiologia e senza la diagnosi non si può procedere oltre e la diagnostica radiologica negli ultimi anni ha fatto dei passi da gigante». Anche in questo caso è importante il ruolo delle tecnologie più avanzate: tra le novità più recenti all’Ospedale di Circolo spicca la tomografia computerizzata spettrale, che consente diagnosi più accurate e di velocizzare l’iter diagnostico terapeutico. «Dal punto di vista interventistico abbiamo rapporti eccellenti con altre strutture con team multidisciplinari, che rappresentano un avanzamento importante per la gestione dei malati».


Urologia

Un altro reparto di eccellenza a Varese è l’Urologia guidata da Federico Dehò. «Sicuramente nel presente – commenta – c’è ampio spazio per la robotica e tantissima multidisciplinarietà, quindi condividere i casi attraverso il tumor board e il cancer center con l’Oncologia, la Radiologia, l’Anatomia patologica, la Medicina nucleare e le eccellenze di questo ospedale che sono davvero tante». L’Urologia varesina è diventato un centro di riferimento noto anche al di là delle Prealpi. «Abbiamo un occhio di riguardo in particolare all’andrologia e alla qualità della vita: cerchiamo di distinguerci lavorando con chirurghi e strutture nazionali e internazionali in protocolli di ricerca».

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