FAGNANO OLONA – La prima volta in serie A di Matteo Gabbia: il difensore classe 1999, nato a Busto Arsizio e originario di Fagnano Olona, è entrato in campo a freddo al 44′ del primo tempo di Milan-Torino, per sostituire l’infortunato Simon Kjaer, dopo che il naturale rimpiazzo Mateo Musacchio ha rifiutato il cambio, per un dolore al polpaccio. Un esordio in cui il giovane rossonero ha mostrato grande sicurezza e autorevolezza al fianco del capitano Alessio Romagnoli: per lui anche un cartellino giallo, discutibile, in seguito ad un contrasto aereo con il “Gallo” Andrea Belotti.
Debutto con giallo
Un debutto con giallo, in tutti i sensi. Perché l’ingresso in campo del ventenne rossonero è avvenuto dopo un piccolo “giallo” in panchina. Il mister Stefano Pioli aveva infatti chiesto al naturale sostituto di Kjaer, Mateo Musacchio, di scendere in campo. Ma l’argentino avrebbe risposto di sentire dolore al polpaccio, rifiutando la sostituzione. A quel punto un irritato Pioli non ci ha pensato su un attimo prima di chiamare per il cambio il giovane fagnanese, che ha così fatto il suo esordio ufficiale in serie A, dopo aver già giocato nei preliminari di Europa League del 2017 e un mese fa nella partita di Coppa Italia contro la Spal a San Siro. Ma il giallo è anche il colore del cartellino che Matteo Gabbia, sul finire della partita, si è visto sventolare dall’arbitro Fabbri, per via di un (discutibile) fallo sul capitano granata Belotti in un contrasto aereo sulla tre quarti di campo rossonera.
Orgoglio fagnanese
Nazionale Under 21, dopo aver fatto tutta la trafila delle giovanili azzurre, Matteo Gabbia è cresciuto nel vivaio rossonero ed è tornato in prima squadra quest’anno, dopo aver giocato la scorsa stagione nella Lucchese in Serie C. È un talento su cui il Milan confida molto, sperando che possa avere un futuro importante. Un altro difensore varesino che debutta in maglia rossonera in serie A dopo il monumento Alessandro “Billy” Costacurta, originario di Orago. E un altro orgoglio di Fagnano Olona che sfonda nel grande calcio, dopo Pippo Taglioretti, Riccardo Colombo e Abel Gigli, come già celebrato nella cittadina della Valle.