Fidanza (FdI): «La candidatura di Checco ci stava, ma ora Busto sostenga Folegani»

Carlo Fidanza al gazebo di Fratelli d'Italia a Busto Arsizio

BUSTO ARSIZIO – «Checco Lattuada avrebbe avuto spazio e dignità di candidatura nella nostra lista, ma la presenza di Luca Folegani è un riconoscimento e una grande opportunità per Busto». Parole di Carlo Fidanza, europarlamentare milanese di Fratelli d’Italia in tour in provincia di Varese, a Busto Arsizio e Somma Lombardo (dove è stato accolto tra gli altri da Daniele Consonni e Manuela Scidurlo), per sostenere i candidati alle regionali Folegani e Francesca Caruso. E sulla sconfitta del sindaco di Busto Emanuele Antonelli alle provinciali, Fidanza se la “prende” con il sistema di voto di secondo livello: «Se avessero votato i cittadini lo avrebbero riconfermato con un plebiscito».

Carlo Fidanza al gazebo di FdI a Somma Lombardo

«Spiace per Checco, ora tutti per Fole»

Con Fidanza a Busto Arsizio non si può non parlare dei due esponenti di Fratelli d’Italia a lui più vicini, Checco Lattuada stoppato dal partito rispetto alla sua volontà di correre per le regionali, ed Emanuele Antonelli che solo sei giorni fa ha mancato il mandato-bis come presidente della Provincia. Su Lattuada, Carlo Fidanza non si tira indietro: «Una vicenda che a me, e ai presenti, è dispiaciuta sul piano umano e politico, credo che Checco avrebbe potuto tranquillamente avere spazio e dignità di una candidatura nella nostra lista. Così non è stato, ma il fatto che Busto esprima un candidato di valore come il nostro capogruppo Luca Folegani è un segno importante di riconoscimento del ruolo che Busto ha per Fratelli d’Italia. Una grande opportunità una candidatura bustocca in una città che è da sempre importante per noi».

Varese in Regione

E allora Fidanza “sponsorizza” Folegani e Caruso come «candidati di punta alle regionali», ricordando che è «un momento importante, perché Fratelli d’Italia sarà il traino del Fontana-bis, con l’obiettivo di fare un tagliando rispetto alle cose che possono funzionare meglio, a partire dalla sanità, su liste d’attesa e territorialità. Ma anche perché per la prima volta il nostro partito in provincia di Varese ha la possibilità di essere rappresentato con uno/due consiglieri e magari anche di più. Occorre scegliere persone di qualità da mandare in Regione». Solo poche ore prima, a qualche centinaio di metri di distanza, a villa Tovaglieri, c’era il candidato gallaratese Giuseppe De Bernardi Martignoni ad un evento organizzato dagli ex di Cambiamo! Busto Alberto Amato e Luca Rossi, alla presenza del già vicepresidente di Regione Lombardia Mario Mantovani.

«Antonelli? Paga il sistema di voto»

L’europarlamentare è attorniato da una parte del Circolo di Busto, mentre il sindaco Emanuele Antonelli non si fa vedere, optando per presenziare all’evento per la settimana della sicurezza in rete, che ha la regia dell’assessore di Fratelli d’Italia Daniela Cerana. E sulla sconfitta di Antonelli alle provinciali, Carlo Fidanza non ha dubbi: «Per il lavoro svolto e il risanamento dell’ente, sono sicuro che se avessero votato i cittadini lo avrebbero confermato in maniera plebiscitaria. Invece l’elezione di secondo livello dipende da un accordo nelle segrete stanze tra partiti, con potere di condizionamento rispetto alle aspirazioni personali dei singoli consiglieri. Ecco perché il centrodestra in Parlamento si appresta a mettere mano alla legge sulle province, per tornare all’elezione diretta».

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