La funivia di Monteviasco “arriva” in prefettura: manovratore cercasi

VARESECaposervizio addetto all’impianto cercasi. Per far ripartire la funivia di Monteviasco, ferma ormai da quattro anni. La questione, dopo l’incidente che è costato la vita di Silvano Dellea, lo storico manovratore dell’impianto, si è più volte attorcigliata fino quasi a diventare inestricabili. Con il risultato che quel pugno di case in pietra, abbarbicato sopra Curiglia è diventato sempre più “periferia” del mondo. Mantenendo intatta la sua bellezza, ma costringendo molti dei già pochi abitanti a scendere a valle.

La funivia arriva in prefettura

La questione ora è arrivata anche sul tavolo del prefetto, Salvatore Pasquariello, il quale ha convocato una riunione, e ha già fissato una seconda per settembre con l’auspicio che finalmente la questione venga definitivamente risolta.

L’incontro si è tenuto ieri, mercoledì 28 luglio. Durante il quale si è parlato della chiusura dell’impianto “Ponte di Piero – Monteviasco”, ancora in attesa di collaudo e verifica per la successiva “messa in servizio” a seguito dei lavori straordinari eseguiti per l’adeguamento dell’impianto alla vigente normativa funiviaria.

Erano presenti il sindaco del Comune di Curiglia con Monteviasco Nora Sahnane, il comandante della Compagnia dei carabinieri di Luino Alessandro Volpini e del Comando della Stazione dei carabinieri di Dumenza, i rappresentanti della Provincia di Varese, della Direzione Infrastrutture, Trasporti e Mobilità della Regione Lombardia, dell’Agenzia per il Trasporto pubblico locale Como-Lecco-Varese, della Comunità Montana Valli del Verbano e dell’Agenzia nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie delle Infrastrutture stradali e autostradali (ex Ustif).

Il problema spiegato dal sindaco

Durante l’incontro, richiesto dal sindaco di Curiglia con Monteviasco e dal presidente della Comunità Montana, si è discusso dell’annoso problema legato alla chiusura dell’impianto funiviario a seguito dell’incidente mortale avvenuto nel 2018, che vide coinvolto il capo servizio dell’impianto stesso. Trascorsi quattro anni dall’incidente, ad oggi l’operatività della funivia non è stata ripristinata, con conseguente isolamento della frazione di case.

Si è preso atto preliminarmente del grande lavoro svolto da tutti i soggetti istituzionali coinvolti al fine di individuare una soluzione e dello straordinario intervento dei carabinieri i quali, con percorso a piedi tramite una mulattiera, continuano a garantire le forniture dei beni di prima necessità alla popolazione.

Nel corso di questi anni sono stati raggiunti importanti risultati, quali il dissequestro della struttura, l’ottenimento di finanziamenti regionali e la realizzazione dei lavori necessari al ripristino del funzionamento della funivia. Nonostante ciò, tuttavia, non è ancora stato affidato l’impianto a un gestore perché la gara è andata deserta.

Al riguardo, sono state evidenziate le criticità legate al suindicato bando di gara, quali il tipo di localizzazione della struttura e le difficoltà nella ricerca di una figura professionale che possa ricoprire il ruolo di capo servizio. Quanto alla prima problematica il presidente della Comunità Montana Valli del Verbano si è reso disponibile alla messa a disposizione di alloggi, già esistenti, da destinare al personale che sarà impiegato presso l’impianto. La ricerca di un capo servizio, invece, richiederà un iter più lungo e complesso, data la formazione e la professionalità richieste.

La Regione Lombardia e l’Agenzia TPL hanno comunque in corso una serie di ulteriori interlocuzioni finalizzate alla ricerca concreta di soluzioni per l’affidamento dell’impianto, nel breve e nel medio periodo. Il Prefetto ha assicurato, infine, che convocherà un altro incontro nel mese di settembre al fine di monitorare la vicenda e seguirla con tutti i soggetti istituzionali interessati.