Gallarate, Cassani chiude le trattative per i Sinti. «E i fondi europei non ci sono»

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GALLARATE – Le trattative tra il Comune di Gallarate e l’Associazione Rom Nazione finiscono qui. Ad annunciarlo è il sindaco Andrea Cassani, come pronta risposta all’annuncio di convocare da lunedì 10 dicembre una manifestazione permanente davanti al municipio di Gallarate. Il primo cittadino dichiara inoltre di aver contattato le autorità di gestione regionale per la quota parte dei presunti 7,7 miliardi di euro a disposizione dell’Italia per l’inclusione di Rom, Sinti e Camminanti. Ma a Gallarate non potrà arrivare un centesimo: «Ci è stato riferito che tutti i fondi disponibili sono già inseriti in bandi aperti ad imprenditori e agricoltori».

I fondi non ci sono

Vi sono poi altri fondi inseriti già nel Rei. Ma anche in questo caso il sondaggio compiuto dall’amministrazione gallaratese ha dato esito negativo. «Tutti i soggetti contattati hanno confermato che non c’è la possibilità per gli enti locali di attingere direttamente fondi per Rom, Sinti e Camminanti se non passando da bandi», spiega Cassani. «Ciò era già immaginabile, ma per tenere fede all’impegno preso ci siamo fatti parte diligente e abbiamo chiesto conferma».

Porte chiuse

Ciò che il sindaco comunica pubblicamente ora lo ha riferito qualche ora prima  al legale rappresentante dell’associazione Rom Nazione, il quale ha risposto che il Comune di Gallarate deve convocare un tavolo con le autorità di gestione regionali per programmare nuovi bandi. Un “invito” che, informa Cassani, chiude ogni trattativa con il Comune: «Premesso che non è competenza comunale convocare questi tavoli, non intendiamo continuare a discutere con chi, anche davanti all’evidenza dei fatti e delle competenze, annuncia manifestazioni se il Comune non farà ciò che non è affatto una sua competenza».

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