Gallarate, dopo il blitz in consiglio dei centri sociali arrivano le denunce

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GALLARATE – Dopo il blitz in consiglio comunale e le minacce (alcune davvero pesanti) nei confronti del sindaco di Gallarate Andrea Cassani starebbero arrivando i primi provvedimenti. Ci sarebbe già infatti almeno una denuncia nei confronti di uno dei “manifestanti” che ieri, mercoledì 19 dicembre, hanno fatto irruzione in aula consigliare con tanto di striscione per “protestare” contro le “politiche sociali” del primo cittadino gallaratese. Il riferimento, in particolare, sarebbe in relazione alla vicenda dello sgombero dei Sinti del campo di via Lazzaretto.

I manifestanti hanno cercato di allontanarsi

Dopo il blitz in consiglio, e la richiesta del presidente del consiglio Donato Lozito di rimuoverlo (sono gli agenti del comando di polizia locale a dover intervenire in prima battuta), i manifestanti, una quindicina in tutto, hanno guadagnato l’uscita cercando di fuggire. La polizia di Stato ha gestito in modo impeccabile l’ordine pubblico. Se in aula erano presenti alcuni agenti della Digos, all’esterno una trentina di agenti in assetto antisommossa hanno bloccato il tentativo di fuga. Anche grazie ai video girati durante il blitz i circa 15 manifestanti sono stati identificati: si tratta di appartenenti ai Telos e ex Mohicani appartenenti al vecchio centro sociale di Gallarate. Uno dei 15, particolarmente agitato e che avrebbe opposto resistenza agli agenti, è stato contenuto e denunciato sul posto. Per gli altri gli accertamenti sono in corso: è possibile che già nelle prossime ore potrebbero arrivare altri provvedimenti.

Tutti con Cassani

All’esterno del palazzo municipale gli autori del blitz avrebbero cercato anche di provocare gli agenti senza riuscire nell’intento. Il consiglio comunale dopo il blitz si è svolto senza incidenti: al termine della seduta i consiglieri, il sindaco e la giunta hanno raggiunto le loro auto senza problemi. I manifestanti erano già stati allontanati senza che vi fossero incidenti. Cassani intanto incassa la solidarietà di tutte le forze politiche del territorio. Messaggi di condanna all’accaduto e vicinanza al primo cittadino sono arrivati sia dalle forze di centro destra che di centrosinistra. E anche da numerosi esponenti della società civile. Tra questi il segretario di Circoscrizione Mario Cervini: «Quanto accaduto ieri in consiglio comunale è assolutamente da condannare. Condanniamo ogni forma di violenza subita dal sindaco Andrea Cassani e da tutti  i consiglieri Comunali di Gallarate .A nome di tutti i militanti e sostenitori della circoscrizione totale solidarietà al Sindaco Cassani. In democrazia – aggiunge Cervini – e’ lecita qualsiasi espressione d’opinione e d’idee contrarie  ma quanto successo a Gallarate va solo condannato e con fermezza senza remore. Tutta la circoscrizione compatta fa quadrato verso il Sindaco  ribadisce Cervini e condanna fermamente quando accaduto .Inammissibile che nel luogo simbolo della Democrazia e del confronto politico si arrivi a tanto».  La deputata di FDI Paola Frassinetti e il coordinatore provinciale FDI di Varese Andrea Pellicini esprimono la loro solidarietà al sindaco di Gallarate Andrea Cassani per le minacce ricevute ieri in consiglio comunale dagli esponenti dei Centri Sociali. Al riguardo dichiarano : «quello che è accaduto è intollerabile, da sempre i metodi di sopraffazione e violenza contraddistinguono questi soggetti. FdI, tramite i suoi esponenti in Comune  Beppe Martignoni e Francesca Caruso, sosterrà convintamente il Sindaco in questa giusta battaglia a difesa della legalità».

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