Profughi ucraini in tenda al Casermone di Gallarate. Il sopralluogo

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GALLARATE – Con un decreto firmato oggi 9 marzo dal presidente Attilio Fontana, Regione Lombardia ha costituito il “Comitato esecutivo per l’emergenza in atto in Ucraina”. Coordinatore della struttura, in qualità di consulente del presidente, è stato nominato Guido Bertolaso. Il gruppo di esperti è già al lavoro per individuare in Lombardia grossi centri che possano ospitare i profughi che scappano dalla guerra nel caso l’esodo ucraino dovesse aumentare esponenzialmente nei numeri. Tra questi il Casermone di Gallarate, dove ieri è stato compiuto un sopralluogo. 

Tende al Casermone 

Al momento si tratta soltanto di un’ipotesi. L’ex deposito dell’Aeronautica oggi ospita il Centro vaccinale più grande della Lombardia e il Punto tamponi, ma c’è ancora molto spazio libero a disposizione. Proprio la presenza dei due presidi anti-Covid sarebbe un punto a favore di questa possibilità, perché in questo modo gli ucraini in arrivo potrebbero essere sottoposti a tampone e a vaccinazione nel medesimo luogo. Il progetto è di montare delle tende (con annesso campo mensa) separate tra positivi e negativi al Covid in cui profughi soggiornino per un massimo di 72 ore prima di essere smistati in Cas o alloggi di altro tipo. 
L’assistenza sanitaria, comunica Regione Lombardia, è garantita gratuitamente a tutti i profughi ucraini che abbiano necessità sanitarie per patologie acute o croniche. Entro 48 ore dall’ingresso in Italia, è necessario effettuare un tampone nasofaringeo per SARS-CoV-2. In caso di tampone negativo, per i maggiori di 6 anni, è obbligatorio indossare una mascherina FFP2 per 5 giorni. In caso di tampone positivo si applica l’isolamento obbligatorio.

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Il Comitato per l’emergenza

«Per assicurare soccorso e assistenza alla popolazione ucraina, in conseguenza della grave crisi internazionale in atto – spiega il presidente Attilio Fontana – abbiamo deciso di costituire questo Comitato. Uno strumento che contribuirà ad affrontare, sulla base dell’ordinanza del Governo, quanto necessario per le azioni e le attività da mettere in campo durante la crisi. Ciò avverrà in costante raccordo con il Governo, a partire dalla Protezione civile nazionale». Fanno parte del Comitato Roberto Laffi (direttore generale Territorio e Protezione civile); Giovanni Pavesi (direttore generale Welfare); Claudia Moneta (direttore generale Famiglia e Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Alberto Zoli (direttore generale Areu).

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