GALLARATE – Una donna giovane, con una grande passione per la politica e con già una non trascurabile esperienza alle spalle. E’questo il ritratto di Anna Zambon, il nuovo segretario del Partito democratico di Gallarate.
Candidatura unica
E’ un congresso che si è svolto senza sorprese quello del Pd gallaratese, per la prima volta ufficialmente riunito nella nuova sede di via Foscolo intitolata a David Sassoli. Il circolo cittadino è riuscito a fare sintesi tra le varie anime indicando Zambon come candidata unitaria. Oggi, 1 ottobre, sono passati per un saluto il senatore Alessandro Alfieri ma anche rappresentanti di altri partiti avversari o comunque non alleati, come il presidente del consiglio comunale Marco Colombo (FdI), il vicesindaco Rocco Longobardi (FI) e Sonia Serati (+Gallarate).
C’è strada da fare
Ambiente e lavoro sono i temi principali del suo programma. Le proposte del nuovo segretario del Pd viaggiano su due binari paralleli. Innanzitutto l’organizzazione interna. Zambon sogna un Pd più attento, vivo e partecipe, «con la nostra sede aperta almeno tre giorni alla settimana». E poi un Pd capace di guardare al di fuori delle quattro mura di via Foscolo. «Bisogna stare sul pezzo», dice, ripetendo una frase che è già diventato il suo cavallo di battaglia. «Dobbiamo fare rete. Con l’associazionismo, con le realtà sindacali, insomma, con tutto quel mondo che guarda a noi e ai nostri valori». E’ lo stesso spirito con cui intende aprirsi in cerca di alleanze. Perché, subito dopo la partita delle Europee 2024, toccherà porre le basi per mettere in campo una proposta vincente che riporti il Pd in maggioranza a Gallarate. Ma innanzitutto serve riportare unità di intenti e di visione all’interno del proprio partito, che a livello sovracittadino non sta certo brillando di coesione. Zambon non si sottrae alla domanda sulla frattura con Busto in merito all’ospedale unico e risponde: «E’ una vicenda che dimostra che c’è ancora tanta strada da fare e l’esito del congresso provinciale ritengo che sarà fondamentale. A livello di circoli è stato fatto un grande lavoro, ora serve un grande lavoro di coordinamento».
A Cassano c’è Lubraco
Con il congresso del primo ottobre anche il Circolo del Partito Democratico della vicina Cassano Magnago ha eletto il nuovo segretario. Dopo ben 8 anni, l’uscente Tommaso Police ha annunciato la sua volontà di non ricandidarsi più per dedicarsi completamente all’attività di consigliere comunale ed al nuovo progetto avviato lo scorso anno per le elezioni amministrative con la “Lista Tommaso Police Sindaco”. Passa il testimone a Mauro Lubraco, 39 anni, laureato in ingegnere meccanica al Politecnico di Milano. Militante sin dalla nascita del partito, vive a Cassano con la sua compagna ed è papà di un bimbo di un anno. «Credo che la sfida elettorale del 2022 – le sue prime parole – sia stata solo l’inizio di un percorso che ci porterà nel breve periodo a raggiungere grandi risultati».