Industria e sostenibilità, a Gallarate Univa premia i lavori dei ragazzi delle medie

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I vincitori del concorso insieme a Roberto Grassi, presidente di Univa

GALLARATE – C’è chi ha realizzato un video fingendosi attore per un giorno. Chi, invece, si è lasciato ispirare dalla poesia. Qualcun altro, matita alla mano, ha dato sfogo alla fantasia disegnando. Tanti modi diversi di interpretare un unico concetto: raccontare la sostenibilità. A svolgere questo compito sono stati i ragazzi di terza media nell’ambito del progetto Pmi Day, la più importante manifestazione di orientamento allo studio del Varesotto, portata avanti dal Comitato per la Piccola Industria dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese. Dopo le visite virtuali nelle imprese, i ragazzi hanno partecipato al concorso organizzato dal Pmi Day e hanno dovuto spiegare il significato di “green economy”.

Da sinistra a destra: Silvia Pagani, Roberto Grassi, Giancarlo Saporiti, Giuseppe Carcano e Cristina Zambon

I quattro vincitori

Obiettivo dell’iniziativa: far conoscere alle studentesse e agli studenti cos’è un’impresa, di cosa si occupa e quali competenze servono per entrare a far parte del mondo del lavoro. Su quaranta progetti ricevuti dalla giuria interna di Univa, quattro si sono aggiudicati il titolo di vincitori. Oggi, mercoledì 27 aprile, a premiare alla sede di Gallarate i giovani sono state le aziende partner del progetto: Aviatel, Assi Informatica, Renault Paglini e Amca Elevatori.

Ecco i nomi dei vincitori:

  • Marco Moretti della classe 3B dell’IC Carminati di Lonate Pozzolo;
  • Gaia Balbiano della classe 3B dell’IC Longhi di Saltrio;
  • Greta Fantini della classe 3B dell’IC Galvaligi di Solbiate Arno;
  • Federico Mazzuca della classe 3B della scuola Anna Frank di Varese.

«Siamo convinti che anche quest’anno il Pmi Day sia riuscito a centrare l’obiettivo», ha dichiarato Giancarlo Saporiti, presidente del Comitato Piccola Industria di Univa. «Da un lato diffondere la cultura d’impresa tra le nuove generazioni. Dall’altro trasmettere loro maggior consapevolezza riguardo a temi sempre più al centro dell’attenzione da parte di imprese, istituzioni ed enti internazionali. In questo caso, il tema della sostenibilità».

Gli incontri virtuali

Durante il mese di novembre alcune imprese del territorio hanno aperto virtualmente i cancelli delle proprie realtà produttive agli studenti. Le telecamere di Univa hanno realizzato delle riprese video e le hanno trasmesse, successivamente, attraverso sei puntate webinar.
Gli incontri virtuali hanno riunito molti studenti: più di 4.000 per la precisione, per un totale di 203 classi coinvolte, provenienti da 39 scuole varesine e 29 diversi istituti comprensivi della provincia. Sono state invece 2500 le visualizzazioni delle visite sul canale YouTube di Univa. Le aziende che hanno partecipato sono: Btsr International Spa di Olgiate Olona, Eurojersey Spa di Caronno Pertusella, Irca Spa di Gallarate, LATI – Industria Termoplastici Spa di Vedano Olona, Maglificio Alto Milanese Srl di Busto Arsizio e la Rettificatrici Ghiringhelli Spa di Luino.

I lavori premiati

“Per un futuro sostenibile” è il titolo della poesia scritta da Marco Moretti, a cui si accompagnano anche due disegni. Nel primo il protagonista è il Pianeta che si alimenta, attraverso una spina elettrica, di energia sostenibile. Il secondo disegno, invece, mette a confronto due realtà: da una parte, con colori scuri, sui toni del grigio, è raffigurata la società moderna, dove regna l’inquinamento. Dall’altra, attraverso colori brillanti e accesi, è disegnata la sostenibilità. Il messaggio è: “Se vuoi salvarlo, la prima regola è non abbandonarlo, la seconda è rispettarlo, la terza non imbrogliarlo. Un’altra possibilità non ci sarà. Per salvare il pianeta il tuo aiuto ci vorrà”.

Anche in un altro lavoro premiato il protagonista è sempre il Pianeta, questa volta interpretato da una donna. Indossa una gonna molto particolare: è spezzata, assomiglia un po’ a un vaso rotto. Per terra ci sono i pezzi. Questo per spiegare che se l’uomo non salvaguarderà l’ambiente, il mondo prima o poi si sgretolerà. Lo illustra nel suo testo Gaia Balbiano: “Se ognuno di noi considerasse la Terra come fosse casa sua, sicuramente non lascerebbe rifiuti in giro”.
All’Istituto di Solbiate Arno, gli studenti si sono improvvisati attori e hanno realizzato un video. “Per me essere sostenibile significa essere attenta alla mia salute, quella degli altri e quella dell’ambiente in cui viviamo. Ciascuna persona è inconsapevolmente responsabile del peggioramento delle condizioni del nostro pianeta e alimenta questo processo prendendo scelte sbagliate di vita quotidiana”, racconta la vincitrice Greta Fantini, citando alcuni esempi di comportamenti da evitare: abbandonare i rifiuti contribuendo alla distruzione degli habitat naturali, non seguire la raccolta differenziata, sprecare acqua aumentando il rischio di siccità.

L’ultimo lavoro è quello di Federico Mazzuca della scuola Anna Frank di Varese. L’idea è molto originale: «Ho deciso di creare una cartiera che introduce elementi ecosostenibili. Nel modellino ho rappresentato le fasi principali della fabbricazione del rotolo di carta. Ho raffigurato il bosco da cui si ottengono i tronchi. Ho riprodotto l’interno della cartiera con le vasche di trasformazione del legno che si collegano al raffinatore e poi al tino miscelatore. Da qui ho costruito la macchina continua. La fabbricazione della carta parte dalla raccolta del legno da cui si ricava la cellulosa».
Ad aggiudicarsi un premio speciale è la classe 1B dell’Istituto Comprensivo Crespi di Busto Arsizio. Gli undicenni, al di fuori del concorso del Pmi Day, hanno voluto interpretare il compito assegnato ai colleghi di banco più grandi. “Cari figli del 2053” è il titolo del lavoro. Si tratta di una “poesia dorsale”, ovvero di un testo poetico scritto sovrapponendo il dorso di vecchi libri oppure di testi dimenticati nelle biblioteche scolastiche con l’obiettivo di donare loro nuova vita.

La giusta direzione per un futuro sostenibile

«La scelta di trovarci qui oggi tutti insieme, in presenza, non è certo casuale», ha chiosato Roberto Grassi, presidente di Univa. «Dopo due anni di dad, restrizioni e distanziamento sociale, abbiamo voluto esserci fisicamente. Abbiamo voluto consegnarvi personalmente i premi per il risultato che avete raggiunto». I disegni, le poesie, i video, i modellini di produzione «ci hanno raccontato molto di voi e del tema che siete stati chiamati a descrivere. Per noi imprenditori questo risultato è un importante momento di confronto. Un momento in cui ci poniamo domande anche e soprattutto sul futuro che vi attende. Attraverso i vostri lavori ci siamo guardati allo specchio, cercando di capire se gli sforzi delle imprese per un futuro sostenibile siano compresi e tangibili nell’opinione pubblica più giovane. Abbiamo ancora molto da fare, ma i vostri lavori ci dicono che stiamo andando nella giusta direzione».

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