Cassano, Poliseno (FI) pronto a spaccare il centrodestra: «I provinciali non fanno miracoli»

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CASSANO MAGNAGO – Nelle sue ultime dichiarazioni ufficiali ha sempre predicato l’unità del centrodestra. Questa sera, 27 aprile, per la prima volta il sindaco Nicola Poliseno lascia intravedere una possibilità ormai sempre più certa di rottura («il limite è stato superato») nonostante il mandato preciso avuto dai vertici del suo partito, Forza Italia. Lo fa con un lungo sfogo sui social, che qui sotto pubblichiamo integralmente, a commento delle indiscrezioni di stampa sul vertice che si è tenuto ieri alla ricerca di un candidato unico per le Amministrative del prossimo 12 giugno.
Nel suo scritto Poliseno non smentisce di aver avanzato al tavolo come proposta alternativa quella del suo vice Osvaldo Coghi (forse soltanto come mossa strategica?), ma ribadisce – e pubblicamente lo dice per la prima volta – che il suo candidato resta quello di sempre e quello su cui da sempre la Lega ha posto il veto, ovvero Pietro Ottaviani. Tanto da lanciarlo ormai definitivamente in barba all’ala centrista del suo partito che invece vuole Coghi e agli appelli all’unità che arrivano dai livelli superiori.
A cui, con rispetto, manda un messaggio: «Pensare che adesso le segreterie provinciali, da esterne al contesto cittadino, possano trovare un “Papa straniero” che possa mettere d’accordo tutti lo trovo improbabile». Resta ora da capire come reagirà a Varese Forza Italia: lo seguiranno garantendogli il simbolo o dovrà muoversi come civico facendo leva soltanto sul suo ampio seguito personale in città? E Fratelli d’Italia da che parte si schiererà? Giuseppe De Bernardi Martignoni, soltanto qualche ora prima, era stato chiaro: «Chi rompe si assume la responsabilità».

Lo sfogo di Poliseno 

Di seguito il contributo integrale di Nicola Poliseno:

Sono sempre stato un mediatore in questi anni e nessuno può accusarmi di essere una persona che ha poca pazienza o poca voglia di trovare soluzioni.

Però adesso il limite è stato superato. Non tanto per la mia persona (…ho sempre seguito le indicazioni del gruppo che mi sostiene) quanto per le persone che da anni mi seguono e mi aiutano nel mio lavoro quotidiano. Sia chi fa parte direttamente del gruppo, sia tutti i cittadini che quotidianamente mi danno suggerimenti preziosi e indicazioni.

Ieri sera ennesimo vertice del centrodestra cassanese, dove ho cercato di trovare una quadra per rispetto soprattutto dei partiti provinciali che ci hanno chiesto di trovare una soluzione unitaria. Si era concordato con i presenti  che, nonostante il pressing, quanto detto nella serata non sarebbe stato subito riferito alla stampa per evitare ricostruzioni di parte (…ovviamente della “parte” che avrebbe parlato ai giornalisti).

Purtroppo qualcuno non ha mantenuto l’accordo e ha raccontato ai media ricostruzioni solo in parte corrispondenti alla realtà.

A questo punto non ci sto a passare per folle e per uno che butta nomi nel pallottoliere a caso, per “bruciarli” o nella speranza di elomisanare un “si”.

Vi racconto in sintesi la mia posizione e quanto detto al tavolo di ieri.

Al tavolo ho portato come nome, per la candidatura a Sindaco, quello di PIETRO OTTAVIANI (…un civico senza tessere di partito che quasi tutta Cassano conosce e non necessita quindi di grandi presentazioni).

È il nome che la STRAGRANDE MAGGIORANZA DEL MIO GRUPPO ha sostenuto nei nostri incontri.

Mentre Fratelli d’Italia (che amministra con noi il Comune da 10 anni e apprezza l’operato di Pietro) ha detto che non avrebbe problemi a sostenerlo, la Lega ha chiaramente detto che a loro quel nome non sta bene. Posizione ovviamente che rispetto, ci mancherebbe, ma non la rispetto più di quanto rispetti il lavoro e le persone che compongono la mia squadra.

Pensare che adesso le segreterie provinciali, da esterne al contesto cittadino, possano trovare un “Papa straniero” che possa mettere d’accordo tutti lo trovo improbabile. Rispetto il loro lavoro ma so bene che non possono fare miracoli.

E poi, ancor prima dei partiti e dei vari gruppi, ci sono i cittadini. A loro poco importa se il nome scelto possa essere garante dell’unità della coalizione… a loro interessa che il prossimo Sindaco sia la persona giusta per guidare la Città. Ripeto che per quanto riguarda me e il mio gruppo questa persona è PIETRO OTTAVIANI.

Ora qualche giorno di incontri con altri sostenitori della candidatura e soprattutto un proficuo confronto sui programmi che, a mio giudizio, sono ancor più importanti dei nomi.

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