Elezioni a Cassano, il sindaco Poliseno: «Un centrodestra unito si può fare»

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CASSANO MAGNAGO – Un centrodestra unito in vista delle prossime Amministrative a Cassano Magnago «si può fare». Visione a lungo termine, condivisione e apertura alle differenze. Nella città del domani, nonostante le evidenti difficoltà, il sindaco uscente Nicola Poliseno riesce comunque a vedere una coalizione in grado di includere tutte le anime e reincludere dopo 10 anni la Lega nel centrodestra cassanese. Ma ci sono condizioni che non possono essere trascurate se si vuole trasformare la propaganda politica in un progetto reale: «Le alleanze non devono essere banali riduzioni a cartelli elettorali. E non ci si può limitare a guardare i singoli partiti. Bisogna essere aperti, collaborare con tutti e guardare al futuro».

La forza nella differenza

L’idea di una coalizione compatta non viene accantonata. C’è chi predica calma e non dà nulla per scontato. Poliseno si gioca la carta da commissario cittadino di Forza Italia, incarico ricevuto dai vertici provinciali per essere il punto di riferimento degli azzurri nei dialoghi con tutte le forze del centrodestra, che oggi sono tutt’altro che a un punto di svolta. Restano anche aperte le porte al civismo, «una forza che ha caratterizzato gli ultimi dieci anni di mandato». Questo per dimostrare che «siamo una maggioranza estremamente variegata. E culturalmente siamo per mettere insieme». Unire le differenze è – ed è stata – la chiave all’interno del gruppo, dice, costruito «su un’idea unica di futuro, che porteremo avanti». Sì perché «vogliamo continuare con chi ha una visione di Cassano come quella che abbiamo disegnato in questi anni: siamo in grado di stare insieme. Anche con persone che hanno culture diverse tra di loro».

Una visione a lungo termine

Vero è che indirizzare opinioni differenti verso un accordo comune resta la più grande difficoltà. «Vedremo chi sono le persone che vogliono mettersi a disposizione per rendere il centrodestra effettivamente compatto. La maggioranza sta lavorando per trovare una soluzione di unità con chi ha le idee chiare su cosa fare per il domani. E costruire una proposta importante». La strategia politica però – e lo dice chiaramente – «non basta». Parlare di unità in coalizione, secondo Poliseno, è un limite: «Questa città vuole vedere che chi amministra può stare insieme. Non solo a livello elettorale, ma anche governativo». Vuol dire saper «costruire idee per il lungo futuro, parlare di progetti che vadano oltre il mandato di cinque anni. Ma bisogna volerlo tutti».

Il valore del bilancio

In questo ragionamento gioca un ruolo prioritario il bilancio di previsione, che al momento dell’approvazione sarà il vero banco di prova per capire che posizione prenderà la Lega, aspettandosi una linea comune sui piani dei prossimi anni. Si tratta infatti di uno strumento che «ha già una visione del futuro e dice cosa vorrà fare l’amministrazione». In poche parole «ci dirà in che direzione si vuole andare: oggi si apre uno scenario elettorale, bisogna fare in modo che le buone idee possano creare una proposta unitaria. La città vuole vedere che chi governa sta insieme». Di fatto Poliseno non esclude nessuno scenario: «Siamo abituati a parlare con tutti, ora è normale che la maggioranza abbia un’idea. E se sarà compatibile col modo di pensare di chi vuole essere coinvolto, allora saremo uniti».

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