Gallarate, tenta di violentare la volontaria che gli porta i pasti: clochard condannato

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GALLARATE – Ha aggredito sessualmente la volontaria che gli stava consegnando un pasto caldo: clochard condannato a due anni e 6 mesi di carcere con la pena accessoria dell’interdizione perpetua dagli uffici di curatela, tutela e dell’amministratore di sostegno. La sentenza pronunciata oggi, giovedì 7 gennaio, dal presidente del collegio giudicante del Tribunale di Busto Arsizio Rossella Ferrazzi. Il pubblico ministero Ciro Vittorio Caramore aveva chiesto una condanna a 6 anni e 6 mesi contestando all’uomo, un 50enne, Rom di nazionalità italiana, non per uno ma per due capi di imputazione.

Aggressione sessuale

Ovvero una violenza sessuale consumata, l’uomo ha baciato sul collo la vittima, e una tentata, perché aveva poi cercato di strappare i pantaloni alla donna. Il collegio ha ha considerato le due azioni un unico reato, così come ipotizzato dall’avvocato Giovanna Menichino, difensore d’ufficio dell’imputato. I fatti risalgono al novembre del 2018, quando il 50enne era ospite della Casa di Francesco di Gallarate, rifugio per senzatetto e persone in difficoltà.

Dormitorio per abusivi

L’uomo ha problemi di dipendenza dall’alcol e, come sottolineato dal pm, anche una recidiva specifica. Di fatto l’uomo bivaccava ubriaco negli edifici abbandonati e fatiscenti del retro stazione gallaratese. Lì spesso dormiva e beveva insieme ad altri senza tetto. Quando l’aggressione è avvenuta l’uomo era ubriaco; lo ha riferito la vittima e lo ha riferito un secondo testimone. Un clochard di nazionalità marocchina intervenuto in soccorso della vittima durante l’aggressione. Il secondo senza tetto ha rimediato anche una bottigliata in testa per il salvataggio, ma grazie a lui la donna è riuscita a divincolarsi e fuggire.

Salvata da un altro senzatetto

Il 50enne, di grossa stazza, aveva aggredito la volontaria, che portava dei viveri caldi, schiacciandola contro il muro e cercando di strapparle i vestiti. «Non ci sono dubbi – ha detto il pubblico ministero – delle intenzioni dell’imputato». Se la vittima non fosse riuscita a fuggire e il senza tetto nordafricano non fosse intervenuto il 50enne avrebbe consumato la violenza sino in fondo. Oggi è arrivata la condanna in primo grado. Nel frattempo il 50enne è sparito: il legale di fiducia l’ha cercato ovunque senza riuscire a trovarlo. E da tempo non risulta più tra gli ospiti della Casa di Francesco.

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