GIANMARCO PIACENTINI: “No ai playoff, non si cambiano le regole in corsa”

piacentini

 

Il calcio è fermo, incombe il pericolo del Coronavirus su tutti i campionati d’Europa. Alla ripresa, chissà tra quanto tempo, l’ipotesi dei playoff non convince per nulla Gianmarco Piacentini, imprenditore e popolare volto televisivo di fede nerazzurra.

No ai playoff

“Non dobbiamo darci una temporalità – ha spiegato Piacentini – sulla fine dell’emergenza. Il campionato con le due formule playoff e playout non mi piace. Siamo partiti a settembre con delle regole che non si possono stravolgere in corso d’opera. Bisogna agire – aggiunge – con proattività capendo che non esistono scadenze. Se non si finisce a giugno si finirà a settembre. Vorrà dire che il prossimo anno si inizierà più tardi. In assoluto sono favorevole ai playoff e ai playout. In questo modo si renderebbero adrenaliche le partite di finale di stagione. Ma non è questo il caso: le regole in corsa non si cambiano. È giusto dopo la sospensione che si prosegua con la stessa formula iniziale”.

Più sacrifici per i giocatori

Anche il calcio dovrà fare la sua parte in questo momento delicato nel quale dal punto di vista economico tutti stanno perdendo qualcosa.
“Io – dice Piacentini – ho un’azienda e quindi questo problema già lo avverto in prima persona. Ai tempi della Guerra del Golfo ero il numero due di un’azienda, ero il direttore commerciale, abbiamo fatto la riunione e il titolare ci ha spiegato le alternative: chiudiamo o decurtiamo il 10 per cento ed eliminiamo il premio di produzione. Dicemmo ok alla decurtazione. Visto che tutti stanno facendo sacrifici, anche i calciatori devono accettare di perdere qualcosa, compiendo qualche sacrificio. Bisogna però dire che in tanti di loro si stanno già dando da fare compiendo atti di generosità. Ci sono giocatori e giocatori”.

Cambierà la nostra percezione

“Non vedo a breve la fine di questo incubo – ha chiarito l’opinionista televisivo – la vedo dura che si possa ripartire per maggio.
Bisogna dare uno sguardo anche all’Europa che prima ci dileggiava e adesso è messa peggio di noi. Quando l’emergenza finirà da noi, sarà ancora in corso in molti paesi europei. Questa situazione ha cambiato
anche il nostro modo di pensare, di vedere le cose. Il calcio è diventato l’ultima cosa. Appena ne usciremo, il mio primo pensiero sarà quello di fare un giro in moto, una gita in Liguria, una vacanza con la mia famiglia. Questa situazione ci ha tolto ogni cosa”.

Gianmarco Piacentini Coronavirus-MALPENSA24