Giro a Roma, un gran finale nel cuore della capitale

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ROMA – Un gran finale carico di fascino, di emozioni, di storia e di storie. La tappa conclusiva del Giro d’Italia si annuncia come un vero e proprio evento. La frazione che si correrà il prossimo 28 maggio è stata presentata ieri in Campidoglio: per la quinta volta nella storia (1911, 1950, 2009 e 2018 i precedenti) la corsa rosa terminerà a Roma e i ciclisti dovranno affrontare fra l’altro un percorso di 17,6 chilometri da percorrere per 5 volte, tecnicamente non difficile, ma immerso fra le bellezze della Città Eterna.

La partenza sarà data alle ore 15.20 (non dimentichiamo che il giorno prima i corridori e l’intera carovana saranno impegnati nel cuore del Friiuli) dall’Eur al Colosseo Quadrato per poi spostarsi fino alla Fontana dello Zodiaco ad Ostia e da qui ritornare in città. I ciclisti toccheranno Corso Vittorio, il Lungotevere, Passeggiata di Ripetta, Villa Borghese, i Fori Imperiali, Castel Sant’Angelo ed effettueranno un passaggio anche in via Conciliazione davanti alla Basilica di San Pietro. Arrivo con vista Colosseo fra i Fori Imperiali e l’Altare della Patria, previsto intorno alle 18:45 e successiva premiazione dei vincitori nello splendido scenario della città eterna.

Ciclisticamente il circuito presenta poche difficoltà tecniche. I tratti con fondo in sanpietrini sono ridotti al minimo e sono tratti in buono stato. Il passaggio di Villa Borghese presenta una salita breve, ma secca, che potrebbe alterare i valori in campo. La maggior parte delle strade sono larghe e ben pavimentate. Non ci sono tratti particolarmente impegnativi per la guida del mezzo. Da segnalare un sottopasso lungo circa 200 m prima di svoltare verso Piazzale Flaminio e la salita di Villa Borghese.

Alla presentazione dell’evento al Campidoglio c’erano, tra gli altri, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il presidente del Coni Giovanni Malagò, l’assessore capitolino a Sport e Grandi eventi, Alessandro Onorato, e al presidente di Rcs MediaGroup, Urbano Cairo.

LE VOCI

Roberto Gualtieri, Sindaco di Roma: “Il Grande Arrivo a Roma sarà memorabile. Per noi è una grande gioia, un impegno e un onore. Abbiamo creduto fin dal primo momento a questa ipotesi e stiamo lavorando a un evento che non sia solo sportivo e coinvolga tutto il tessuto cittadino. Avere la tappa finale a Roma è un obiettivo che vogliamo perseguire anche per i prossimi anni con una sinergia virtuosa in cui la Capitale d’Italia e il Giro possano reciprocamente valorizzarsi in un binomio sempre più stretto. Ospitare questa tappa si inserisce infatti nel quadro generale di attrarre con ancora maggior ambizione i grandi eventi sportivi a Roma, come sarà la Ryder Cup a settembre, e farne anche un trampolino di lancio per il voto finale su Expo 2030 che ci sarà a fine anno”.

Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “Ritrovare Roma come chiusura del Giro d’Italia ha sempre un fascino molto speciale. La Città Eterna è legata a doppio filo con la Corsa Rosa. Basti pensare che già nella prima edizione del 1909 Roma fu città di arrivo della quarta tappa, per la quinta volta sarà la casa del Grande Arrivo e per la 49esima volta sede di un arrivo di tappa. Sono certo che il 28 maggio sarà una giornata di grande festa sia per Roma che per il Giro in uno scenario unico al Mondo”.

Giovanni Malagò, Presidente del CONI: “Tutti conoscono questo scenario che il mondo ci invidia. E’ uno spot gigantesco per la città, forse il migliore di tutti, ed è bellissimo che il Giro dia un valore aggiunto a tutto questo. Lo sport italiano ha bisogno di investimenti e questi grandi eventi li favoriscono”.

Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia: “Il Grande Arrivo a Roma rappresenta una splendida vetrina per il Giro d’Italia. Ci saranno oltre 200 paesi collegati, un numero che sottolinea sempre di più il profilo internazionale della Corsa Rosa che si chiuderà nella città simbolo del nostro Paese. Abbiamo pensato ad un percorso che, oltre a toccare tutti i punti storici e iconici della città, mostrerà anche altre zone meno note al pubblico internazionale come l’EUR, dove ci sarà la partenza, e il Lido di Ostia. Da lì proseguiremo fino al circuito che esalterà le bellezze di Roma prima dell’arrivo ai Fori Imperiali, con sullo sfondo il Colosseo”.

Cordiano Dagnoni, Presidente della Federciclismo: “La vetrina del Giro d’Italia è importantissima per l’attività di base e per la promozione del ciclismo giovanile. Roma ha un potenziale immenso che fa fatica ad esprimere per una serie di motivazioni. La sinergia tra Comune e RCS Sport è fondamentale in quanto questo avvenimento porterà grandi benefici. La Federazione è grata a RCS Sport e alle amministrazioni locali per l’attività di promozione che fanno. I bambini di oggi devono crescere e appassionarsi per diventare i campioni di domani, noi lavoreremo insieme nell’ottica di far crescere tutto”.

Giuseppe Saronni, vincitore del Giro d’Italia 1979 e 1983: “Chi arriva con la Maglia Rosa all’ultima tappa, oltre ad aver compiuto un’impresa, se ne ricorderà per tanti anni attraverso foto e video. Uno dei rimpianti della mia carriera, in cui ho ottenuto tante vittorie in diverse regioni d’Italia, è di non avere nessuna foto con lo sfondo di Roma. Sicuramente quest’anno la farò all’arrivo del 28 maggio. Vincere il Giro d’Italia è importante ma lo sono altrettanto il contesto e lo scenario in cui lo si fa”.

Articolo a cura di Tuttobiciweb.it

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