Il sogno di una vita realizzato, finalmente! Andrea Vendrame ha centrato il successo in una delle tappe più difficili del Giro d’Italia, la Siena-Bagno di Romagna di 212 km.
Dopo un avvio velocissimo e molto combattuto, al km 57 va via la fuga decisiva composta da 16 corridori: Geoffrey Bouchard e Andrea Vendrame (AG2R Citroen Team), Dries De Bondt (Alpecin-Fenix), Simone Ravanelli e Natnael Tesfatsion (Androni Giocattoli Sidermec), Giovanni Visconti (Bardiani CSF Fainzanè), Nicolas Edet (Cofidis Solutions Crèdits), Mikkel Honorè (Deceuninck – Quick-Step), Vincenzo Albanese (EOLO-Kometa), Simone Petilli (Intermarchè Wanty Gobert), Guy Niv (Israel Start-Up Nation), George Bennett (Team Jumbo-Visma), Chris Hamilton (Team DSM), Victor Campenaerts (Qhubeka-ASSOS), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Team Emirates).
Il gruppo ha lasciato fare, la Ineos Grenadiers ha impostato il suo ritmo e nessun’altra squadra ha cercato di cambiare il corso delle cose.
La corsa si è decisa sul Passo del Carnaio quando il gruppo dei battistrada è esploso e in testa si è formato un quartetto compossto da George Bennett, Gianluca Brambilla, Chris Hamilton e Andrea Vendrame.
In fondo alla discesa, Hamilton e Vendrame hanno allungato e si sono giocati la vittoria in volata, con successo di Andrea Vendrame che da anni inseguiva il successo sulle strade del Giro d’Italia: una gioia immensa per un corridore che davvero ne ha vissute di tutti i colori, dall’incidente che gli ha lasciato segni inselebili in volto all’aggressione mentre si allenava alla catena che lo ha tradito al Giro del 2019. Terzo posto poi per Brambilla e quarto per Bennett – poi la giuria ha invertito le parti penalizzano Brambilla per volata irregolare – con Visconti quinto e Bouchard, sempre più maglia azzurra al sesto posto.
Sul Passo del Carnaio hanno tentato una accelerata in coppia Vincenzo Nibali e Giulio Ciccone e, una volta ripresi dal lavoro della Ineos Grenadiers, il siciliano della Trek Segafredo ha attaccato ancora testandosi in una azione solitaria che lo ha portato a guadagnare sette secondi.
Da segnalare, purtroppo, le cadute di Alessandro De Marchi, Marc Soler e Kobe Goossens, tutti costretti al ritiro. Hanno lasciato la corsa anche Fausto Masnada, vittima di una tendinite, Alex Dowsett e Gino Mäder, lo svizzero caduto ieri sullo sterrato e impossibilitato a reggere il ritmo del gruppo in partenza.
Egan Bernal resta sempre in maglia rosa. Il colombiano mantiene 45” su Alexandr Vlasov, 1’12” su Damiano Caruso e 1’22” su Simon Yates.
Domani è in programma la 13esima tappa di questa Corsa Rosa, sulla carta riservata alle ruote veloci: si disputa la Ravenna-Verona di 198 km.