Gli imprenditori della provincia di Varese investono sulla felicità dei dipendenti

Da sinistra il vicepresidente Vitiello e il presidente Univa Grassi

VARESE – Si può misurare la felicità? Forse no, perché è difficile trovare un’unità di misura in grado di stabilire la misura minima. Però, la felicità, la si può ricercare. O meglio si possono creare le condizioni affinché una persona, anche sul posto di lavoro, possa sentirsi gratificata, realizzata. In poche parole, come ha ben sintetizzato il vicepresidente di Univa Mauro Vitiello: «Una persona serena, felice è anche il dipendente che fa la differenza in un contesto industriale e produttivo».

Si chiama “PEOPLE, l’impresa di crescere insieme”, il nuovo progetto pensato e promosso da Univa per porre le persone e la conciliazione lavoro/famiglia al centro di nuove dinamiche per lo sviluppo di tutto il territorio. Iniziativa che è stata presentata oggi (martedì 5 aprile) nella sede degli industriali varesini di piazza Monte Grappa alla presenza del presidente Roberto Grassi e di Paola Margnini, responsabile Ufficio Studi Univa e del referente del progetto Mauro Vitiello.

Industriali varesini in campo a sostegno della genitorialità

«La crescita è certamente l’obiettivo per eccellenza di un’impresa. Crescita, però, non è solo risultato economico, ma sviluppo delle persone che fanno parte dell’azienda, nella loro individualità, con i propri nuclei familiari e come comunità di un territorio. Per parlare di crescita oggi, quindi, serve prima di tutto una attitudine culturale che metta al centro la persona. Una attitudine che alle imprese varesine di certo non manca». A sottolinearlo il Presidente dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, Roberto Grassi, in apertura di presentazione di PEOPLE, l’impresa di crescere insieme, con il quale Univa e le sue imprese associate decidono di scendere in campo a sostegno della genitorialità dei propri dipendenti.

Un trend demografico preoccupante

«Consapevoli di questo terreno fertile, ma anche dell’urgenza di affrontare queste tematiche, abbiamo ritenuto fondamentale proprio in questo momento storico, dominato da paura e sfiducia, di proporre per, e con, le nostre imprese un’iniziativa mirata a contrastare le negative dinamiche demografiche degli ultimi anni, certi che il calo della natalità sia uno dei principali ostacoli allo sviluppo di un territorio nel lungo periodo».

La situazione è evidenziata dall’analisi dei dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi Univa: il calo delle nascite in provincia di Varese tra il 2009 e il 2021 è stato del meno 30%. La popolazione attiva (15-64 anni) sul territorio è scesa dal 65,7% al 62,7%. Quella dai 65 anni in su è passata dal 20,5% al 24,1%. «Ci siamo allora chiesti – ha proseguito Grassi – cosa potessimo fare come associazione di imprese e imprenditori, che impiegano 66.500 addetti, per intervenire positivamente in favore delle dinamiche demografiche a beneficio delle aziende e della società in generale. Sappiamo che da soli potremo incidere poco sul trend statistico. Ma non è questo il punto. Il vero obiettivo è fare dei nostri luoghi di lavoro realtà inclusive e di porre al centro del dibattito politico-sociale e dei progetti di sviluppo del territorio il tema della demografia, impegnandoci in prima persona».

Happy People

«PEOPLE, l’impresa di crescere insieme è un progetto unico nel suo genere, nato per sensibilizzare, promuovere e mettere a sistema iniziative di vario tipo accomunate dall’obiettivo di favorire la crescita e lo sviluppo demografico, favorendo la genitorialità, la conciliazione lavoro, famiglia, tempo libero e l’inclusione e, di conseguenza, contribuendo alla attrattività complessiva del territorio», ha spiegato l’imprenditore ambassador del progetto, Mauro Vitiello, Vicepresidente di Univa. 

L’idea di base è quella di dotare il sistema economico locale di una capacità di visione di medio-lungo periodo su una problematica sociale prioritaria, operando su più livelli e in uno scenario in continua trasformazione. Il metodo è quello del fare rete sul territorio, tra imprese e con tutti gli enti interessati, dalle aziende ai sindacati, dagli enti pubblici e dalle amministrazioni locali, ai privati. Punto di partenza per la progettazione è stata l’individuazione di aree di intervento precise grazie al confronto con le aziende e l’ascolto delle loro necessità reali e concrete.

Le aree di intervento

Le aree di azione individuate riguardano: la conciliazione vita e lavoro; un team di esperti Univa; il potenziamento degli strumenti a supporto dello smart working; i finanziamenti per le famiglie con percorsi specifici sviluppati insieme agli istituti di credito del territorio per sostenere la genitorialità anche a livello di risorse economiche; l’accessibilità a servizi pubblici e privati e, non certo meno importante delle altre, la formazione. «A tutte queste azioni messe in campo, si aggiunge una attività continua di confronto con le imprese, a partire da una survey on line, sempre aperta, per monitorare i bisogni ma anche per mappare le buone pratiche aziendali realizzate o in itinere sul territorio».

«Le imprese sono il primo luogo di realizzazione delle persone – ha sottolineato ancora Mauro Vitiello, Vicepresidente di Univa – Del resto, non sono solo luoghi di lavoro e produzione: sono delle vere e proprie comunità. Il welfare aziendale è uno strumento di competitività e attrazione di nuovi talenti nelle imprese e sul territorio. L’approccio innovativo del nostro progetto è quello di mettere le persone al centro dello sviluppo e di fare leva sul benessere per aumentare la produttività, la crescita e la continuità operativa delle imprese».

Non si può più attendere

«Oggi più che mai i contesti che viviamo rendono urgenti riflessioni che sembrano esulare dalle dinamiche produttive in senso stretto, ma così non è – ha chiosato il Presidente di Univa, Roberto Grassi – Le imprese del territorio sono consapevoli dell’urgenza di prendersi cura delle persone, soprattutto in questa fase storica, dopo due anni di pandemia, a cui fa seguito un macrocontesto  internazionale che genera non poche preoccupazioni e incide anche sul benessere e sulla felicità dei singoli. Il valore dell’individuo in tutta la sua complessità e con le sue relazioni deve essere al centro delle politiche sociali ed economiche, trasformando un momento come l’attuale, per molti di grande sfiducia, in un momento di fiducia nel futuro e nel proprio territorio. In particolare, qui nella nostra provincia. Siamo infatti convinti, come cittadini e come imprenditori, che Varese sia il miglior posto dove creare imprese e farle crescere, ma anche dove vivere con la propria famiglia».