La Goletta dei Laghi in provincia di Varese: 4 punti inquinati su 6 nel Lago Maggiore

Goletta dei Laghi

VARESE – Come ogni estate la Goletta dei Laghi ha fatto tappa anche in provincia di Varese. La campagna nazionale di Legambiente dedicata al monitoraggio dei bacini lacustri italiani ha toccato il Lago Maggiore, dove nei giorni scorsi sono stati realizzati alcuni campionamenti per verificare la qualità dell’acqua. Oggi, martedì 6 luglio, sono stati diffusi a Varese i risultati delle analisi: su sei punti monitorati quattro risultano oltre i limiti di legge.

Due punti fortemente inquinati

Il giudizio di “fortemente inquinato” è stato assegnato al prelievo effettuato presso lo scarico sotto la terrazza di Piazza Garibaldi, in centro a Luino, e al prelievo presso la foce del torrente Boesio, a Laveno, località Gaggetto, sopra i limiti da oltre 10 anni. Il giudizio di “inquinato” è stato assegnato al prelievo effettuato presso il canale della spiaggia del lido comunale di Germignaga e alla foce del torrente Bardello a Brebbia, oltre i limiti per il quinto anno consecutivo. Entro i limiti i punti alla foce del torrente Acqua Negra a Ispra e il nuovo campionamento effettuato presso la foce del torrente Lenza, a Sesto Calende.

Note positive e negative

«Le situazioni più preoccupanti sono i centri abitati di Luino e Laveno, che presentano criticità anche oltre quelle che riusciamo a cogliere con la nostra fotografia annuale e che ci auguriamo possono essere al più presto avviati ad una soluzione – dichiara Valentina Minazzi, presidente di Legambiente Varese e vice presidente di Legambiente Lombardia – ci piace sottolineare però anche la nota positiva: per la prima volta dopo 10 anni il torrente Acqua Negra è risultato entro i limiti, speriamo che questo non sia un caso fortuito ma che rappresenti il segnale che se vengono messe in campo azioni corrette è possibile raggiungere in fretta gli obiettivi di buona qualità di tutte le nostre acque».

Goletta dei Laghi
La presentazione dei risultati a Varese

Nel mirino canali e foci

I prelievi e le analisi di Goletta dei Laghi vengono eseguiti da tecnici e volontari di Legambiente. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, escherichia coli). Nel mirino ci sono sempre canali e foci, i principali veicoli con cui l’inquinamento microbiologico, causato da cattiva depurazione o scarichi illegali, arriva nei laghi.

Una missione che continua

«Il motto che sta accompagnando le Golette quest’anno è ‘Non ci fermeremo mai’: la nostra missione contro illegalità, cementificazione, mala depurazione e inquinamento non consente infatti arretramenti di sorta di fronte alle reiterate aggressioni eco-criminali al nostro patrimonio, all’inerzia delle istituzioni», spiega Elisa Scocchera, portavoce di Goletta dei Laghi. Il monitoraggio di Legambiente non vuole sostituirsi ai controlli ufficiali, ma punta a scovare le criticità ancora presenti nei sistemi depurativi per porre rimedio all’inquinamento dei laghi, prendendo prevalentemente in considerazione i punti scelti in base al “maggior rischio” presunto di inquinamento, individuati dalle segnalazioni dei circoli di Legambiente e dei cittadini attraverso il servizio SOS Goletta.