GORLA MAGGIORE – «Pochi giorni fa una notizia ha annunciato la fine di un caposaldo gorlese: la chiusura del Circolo Arci. Il termine dell’attività, dettata da lavori di ristrutturazione, era già stato annunciato dall’amministrazione in consiglio comunale», il gruppo d’opposizione Qui Progetto Gorla-La svolta positiva “bacchetta” la maggioranza sulla gestione della ristrutturazione. Non sull’intervento, ma sulla possibilità di trasferire l’attività altrove durante i lavori.
Importanza sociale
«In questa e altre sedi abbiamo dato il nostro parere positivo alla ristrutturazione del complesso chiedendo però che il Circolo potesse essere trasferito in un’altra sede per poter continuare la sua attività – si legge nella nota del gruppo di opposizione – Abbiamo infatti tenuto conto dell’importanza sociale che il luogo ha e ha sempre avuto. In quanto il Circolo, nato nel dopoguerra, è diventato Arci diversi anni dopo, ma ha fin da subito rappresentato un centro di aggregazione per intere generazioni di gorlesi».
Una sede provvisoria
I tempi tecnici per organizzare gli spostamenti e «trovare nuova ubicazione ci sarebbero stati e ci era stato garantito un trattamento degno da parte dell’Amministrazione. Abbiamo riposto fiducia ma le nostre speranze sono state disattese tanto che il Circolo Arci ha dovuto chiudere in quanto non gli è stato assegnato un luogo per poter continuare l’attività – si legge nel comunicato – Senza prendere in causa passate vicende, dove altre associazioni, che per anni sono state centro di vita gorlese, sono state messe da parte, vogliamo portare alla luce questa situazione in quanto il disinteresse dell’Amministrazione nel voler trovare soluzioni per il proseguo del Circolo ci crea molta perplessità».
Amministrazione non professionale
«Riteniamo poco professionale l’atteggiamento dell’Amministrazione nei confronti dell’Arci e in particolare verso i suoi associati. Quindi ci chiediamo perché non si sia voluta cercare un’alternativa, anche temporanea, dove fare proseguire l’attività del Circolo e permettere ai suoi associati di poter continuare a vivere il luogo che amano e le motivazioni dietro la scelta di non ricollocare l’ARCI nei locali attuali al termine dei lavori di ristrutturazione. Noi, come gruppo Qui Progetto Gorla ci distacchiamo da questa scelta e riteniamo essenziale che il Comune debba prima di tutto voler preservare e tutelare le realtà, ormai sempre meno, del nostro territorio invece di “invitarle” passivamente a finire e chiudere», concludono le opposizioni.