Il Carcere di Busto Arsizio sulle maglie della Pro Patria

BUSTO ARSIZIO – Anche se a volte c’è chi si dimentica di cosa sia e di cosa rappresenti la Pro Patria per Busto Arsizio, per fortuna basta toccare le corde giuste per far riemergere quell’anelito d’orgoglio, quel senso di appartenenza e quell’onore di una bandiera che fanno del popolo bustocco-tigrotto un unicum. E l’iniziativa lanciata dalla società biancoblù (scendi in campo con la Pro Patria: ai playoff una maglia col tuo nome) ha colpito nel segno, proprio nel giorno in cui il club ha deciso di rendere noto i responsi medici sui giocatori infortunatisi domenica sera a Gorgonzola: Luca Bertoni (lussazione della scapola omerale della spalla destra) e Sean Parker (distorsione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro e distorsione tibio-tarsica della caviglia sinistra con lesione del legamento peroneo-astragalico anteriore), da aggiungersi – nella lista dell’infermeria tigrotta – a Leonardo Galli, Manuel Lombardoni e al lungodegente Filippo Ghioldi.

Dal Merlino al Lurdo

E che la risposta sia stata letteralmente trasversale lo si capisce dalle adesioni. Se il mondo politico sarà rappresentato dal Sindaco Emanuele Antonelli, dall’Assessore allo Sport Laura Rogora, dall’Europarlamentare Isabella Tovaglieri e dal grande Gigi Farioli, sulla maglia biancoblù ci saranno soprattutto tre firme celestiali: il mitico Merlino (grazie al Comitato 100 anni di Pro), l’altrettanto indimenticabile Simone Stagni (un brindisi alla sua salute) e Francesco Bonfanti (della bustocca Crespi D’Adda).

L’Assessore Rogora indossa la maglia biancoblù: “Pro Patria e Busto meritano rispetto”

Dalle Cuffie Colorate a Paffulandia

Ma non è tutto. Oltre ai tifosi di sempre e a tutti i club organizzati (per loro la Pro ci sarà sempre e comunque), sulla maglia compariranno associazioni (Cuffie Colorate PAD), società sportive (le Pink Stripes, la cui capacità di fare rete avrebbe meritato ben altra sorte al bando del “Carletto Reguzzoni”), giornali (l’Informazioneonline di Busto, MoreNews di Cuneo e l’Aurora Sportiva di Torino), bar (Bar Bandi), asili (Paffolandia), sponsor (Magnum Collection), giocatori (Ferri 25, la mamma di Brignoli, i papà di PizzulGhioldi, la mamma di Boffelli), dirigenti (Turotti, il primo ad aderire, Gonnella, Pacchioni, Moroni e il grane Bruno Chiericoni).

Da Marrakhes a Buenos Aires

E non solo in Italia. Le maglie col nome dei tifosi lambiranno le coste del Marocco (grazie a Patrick Marrakec) per volare fino in Argentina (con lo zampino dell’Indiano Landoni), passando per la Grecia grazie a Giordano Chatzivassiliou.

I detenuti vanno am@netta

Tra le tante firme di spicco, merita un approfondimento la “Casa Circondariale via per Cassano”, sponsorizzata dal Garante comunale per i detenuti, Matteo Tosi, che aveva già proposta alla società di inviare una delegazione Tigrotta in carcere per tenere degli incontri sull’importanza di una vita sana e del rispetto delle regole: “Patrizia Testa – spiega il garante – si è sempre dimostrata attenta al tema della detenzione e del reinserimento, anche nel concreto, offrendo lei stessa una seconda occasione a più di un ragazzo. E poi mi sembrava una possibile occasione per rinsaldare il legame tra la Città e il proprio Istituto nel suo complesso, ed è per questo che non ho voluto aderire a nome di am@netta (il laboratorio di stampa su tessuto gestito dallo stesso garante, ndr), ma ho scelto una dicitura così generica, perché vorrei che fossero rappresentati “ospiti” e personale al tempo stesso, figure che spesso condividono gli stessi disagi, seppur con sfumature evidentemente diverse”.

Pro Patria, lo stadio “Speroni” riapre al pubblico: c’è una data e una speranza

Carcere Busto Pro Patria – MALPENSA 24