Il dado è tratto anche per Forza Italia: a Busto il partito sta con Gigi Farioli

VARESE – Il dado è tratto anche per Forza Italia. Che a Busto sta con Gigi Farioli. E’ questo quanto emerso dal direttivo provinciale azzurro che si è tenuto oggi (sabato 24 luglio). E a spiegare le ragioni del sostegno al progetto portato avanti dall’ex sindaco di Busto è proprio il senatore Giacomo Caliendo, commissario provinciale dei berluscones. Una linea che, dicono in ben informati, trova consensi anche a livello regionale e nazionale.

«Farioli non ha messo a segno alcuno strappo – spiega il senatore – tanto che dopo l’accordo raggiunto a livello provinciale ha provato in tutti i modi a trovare una soluzione su Busto, portando avanti da un lato le ragioni dell’accordo e dall’altro la linea che Forza Italia ha condiviso in maniera chiara con gli alleati. I quali l’hanno accettata. Si veda a tal proposito Varese e Gallarate».

Avanti con Farioli

La decisione del direttivo azzurro (che ha registrato freddezza solo in Orazio Tallarida e Laura Rogora – fedelissimi di Antonelli – e trovato un po’ tiepido Marco Riganti) è stata un passaggio fondamentale per il percorso avviato da Farioli. Non un dettaglio. Tanto più che il progetto avviato viene sostanziato anche sul piano politico. «Avere o non avere le liste del sindaco – continua il senatore – non è dettaglio di poco conto. Basta vedere le esperienze del passato. Guardiamo a quanto accaduto all’amministrazione di Davide Galimberti, partita con un assetto e arrivata a fine mandato con un altro. Ecco noi abbiamo posto questa tema: chi si assume la responsabilità di queste liste civiche?».

Il nodo di Busto

Insomma il nodo su Busto, a questo punto sempre più difficile da sciogliere, è la presa di posizione irremovibile sindaco. E Caliendo lo ribadisce a chiare lettere: «Noi non abbiamo cambiato posizione. E’ Antonelli che non ha aderito all’accordo provinciale sottoscritto anche dal suo partito. E sono passati dei mesi da quando la coalizione ha assunto quella posizione. Tempo durante il quale Farioli ha lavorato per declinare l’accordo su Busto». E ancora: «Per questo è sbagliato sostenere che sia stato Farioli a strappare. Diciamo invece, che Farioli ha lavorato per costruire sulla base del mandato affidatogli dal partito. Come abbiamo fatto anche a Varese e a Gallarate del resto».

Certo, ma a Busto fuori dal centrodestra. E quando si chiede il perché e il per come su questo passo, il senatore, in maniera ferma, torna all’accordo: «Condiviso da tutti, ma non rispettato da qualcuno». E questo qualcuno – sostengono gli esponenti di azzurri – non è certo Forza Italia e tanto meno Gigi Farioli.