L’INCORNATA Non basta un Poker in Champions per far rinascere il calcio italiano

champions calcio italiano

E’ bastata una giornata con “en plein” per far riempire d’orgoglio l’italico petto. Risorgimento italiano lo hanno definito in molti, dopo che la nostra Nazionale poche settimane fa era stata presa a pallonate dal Portogallo, ottenendo un pareggio striminzito con la Polonia, accolto quasi come un miracolo sportivo. Non sono passati anni da quel momento, eppure già si grida alla rinascita sportiva del movimento. Calma, calma. La strada è ancora molto lunga. Roma e Juve hanno battuto in casa due squadre non proprio irresistibili. L’inter ha vinto, bene e con merito, ma non ha violato di certo il Santiago Bernabeu o Anfield. Trasferta non semplice, ma neppure da far tremare i polsi. L’unica vera grande impresa è stata quella firmata dal Napoli contro il Liverpool. Un grandissimo Napoli contro i vice campioni in carica, capolista dell’invidiatissima e ricchissima Premier League. La Serie A ha superato la Premier in fatto di coefficiente Uefa, ed è un buon dato viste le grandi difficoltà degli ultimi anni, ma la schizofrenia dell’Italia pallonara ha già dimenticato i patemi dell’ultimo decennio, ringalluzzendosi dopo un turno di Champions vissuto a punteggio pieno. Di colpo Dybala, da oggetto indesiderato, quasi un peso, è tornato gioiello prezioso. E’ bastata una tripletta contro il temibilissimo Young Boys per rilanciare a velocità fotonica le quotazioni dell’argentino. Prima era una schiappa, adesso di nuovo l’erede di Messi. E che cacchio, un po’ di sano equilibrio. Il pippone che diventa fenomeno e poi torna con la velocità di un tornado di nuovo pippone è allucinante. Stessa sorte per Edin Dzeko, altro pippone a intermittenza: da salvatore della patria a “Edin cieco” con il bastone e gli occhiali scuri. E ora di nuovo superstar grazie alla tripletta messa in vetrina contro i superbi difensori del Plzen, mai allineati, disordinati all’inverosimile e tecnicamente modesti, come si direbbe di un giocatore oratoriano. Basterà il prossimo errore sotto porta per ridare a Edin, il cigno di Sarajevo, l’abito da anatroccolo nero. Godiamoci un poker che non arrivava da oltre un decennio, ma aspettiamo le prossime gare prima di parlare di rinascita certa di un movimento dal quale ci si aspetta continuità di risultati e non sporadiche fiammate.

champions calcio italiano – MALPENSA24