La Lega contro l’assessore Cattaneo: interventismo deleterio

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L'assessore regionale Raffaele Cattaneo

MILANO – La Lega contro l’assessore regionale Raffaele Cattaneo. Possibile, a poche settimane dal varo dell’esecutivo di Attilio Fontana che, appunto, ha recuperato Cattaneo nonostante la sua mancata rielezione? Certo che sì, alla luce dell’intemerata di due esponenti del Carroccio varesino, Emanuele Monti e Marco Colombo, contro l’interventismo del responsabile delle deleghe all’Ambiente e all’Ecologia di Palazzo Lombardia. Interventismo che, alcune sere fa, durante una riunione sulla riforma sanitaria e le difficoltà numeriche degli organici ospedalieri, si è manifestato con un richiamo all’attuale management dell’assessorato alla Salute, ritenuto inadeguato alle esigenze del settore rispetto al decisionismo dell’era di Roberto Formigoni.

Il caso è politico

lega cattaneo regioneApriti cielo, il caso è diventato politico. Fino al punto che in Regione circolano voci di non meglio definite pressioni affinché Fontana prenda posizione, addirittura fino al punto da rivedere l’incarico assessorile di Cattaneo. Difficile però credere che possano avere gli sbocchi desiderati: il rischio è di destabilizzare l’esecutivo. Clima pesante, dunque, anche con Noi con l’Italia, il partito rappresentato da Raffaele Cattaneo.  Monti, presidente della commissione Sanità, e Colombo, neoeletto al Pirellone, non vanno troppo per il sottile: ““Forse Raffaele Cattaneo dovrebbe iniziare a chiedersi se il suo interventismo su tutto lo scibile, specie su temi che poco hanno a che vedere con l’ambiente, sia qualcosa di positivo per Regione Lombardia o meno.”

 

Parole di troppo in tante occasioni

lega cattaneo regione“Gli esempi non mancano – proseguono Monti e Colombo – a partire dall’uscita dell’altro giorno con i medici, una critica nemmeno troppo velata sull’attuazione della riforma sanitaria, le cui criticità sarebbero da attribuirsi, stando alle parole di Cattaneo, alla mancanza di un top manager adeguato. Prima ancora il seflie sul treno, per nulla gradito dai pendolari; infine la questione Accam che ha provocato imbarazzo con il sindaco di Busto Arsizio Emanuele Antonelli”.
Poi la chiosa politica: “Cattaneo, assessore esterno, dovrebbe ricordarsi che rappresenta la Regione, oltre che la maggioranza, magari chiedendosi se il suo modo di fare non sia in qualche modo legato al notevole calo di preferenze, in 8 anni da più di 14 mila a 2 mila, emerso dall’ultima campagna elettorale. Per il futuro auspichiamo maggiore collaborazione, nell’interesse dei lombardi e dell’Istituzione

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