di Patrizia Magnani
(Dottoressa della Fondazione Iseni y Nervi Città della Salute)
Una frolla scenografica per la serata di Capodanno!
PER LA FROLLA
- 300gr semola rimacinata grano duro
- 100gr farina tipo 1 o tipo 2
- 50gr olio di semi di mais
- 50gr olio d’oliva
- 120gr zucchero di canna integrale
- 120gr latte (anche vegetale!)
- 16gr lievito per dolci
- 4-5 scorze di limone
- 10-15gr liquirizia pura in polvere (quella nera)
- Sale un pizzico
PER IL CREMOSO
- 200gr cioccolato fondente
- 100gr nocciole tostate
- 180gr latte (anche vegetale!)
- 60gr sciroppo d’agave o d’acero
- 15gr amido di mais
- Noce moscata
- Sale un pizzico
PER FINIRE
- Marmellata di arance amare
- Alchechengi o frutti di bosco
- Fettine di arance essiccate
- Granella di nocciole
- Cacao amaro
Preparazione Frolla
Frullate parte della semola e la farina insieme allo zucchero, il sale, il lievito, le scorze di limone e la liquirizia fino a ottenere una polvere fine e uniforme. Versate in una ciotola e aggiungete la semola restante e gli oli, impastando bene il tutto con le mani fino a raggiungere una consistenza sabbiosa. Inserite il latte ed impastate fino a formare una palla liscia. Formate un panetto piatto, avvolgete nella pellicola e fate riposare in frigorifero almeno 40 minuti (meglio 2 ore).
Stendete con un mattarello la frolla sopra un foglio di carta forno con uno spessore di circa 3-4 mm e riponete nuovamente in frigo a indurire.
Sistemate la frolla nella crostatiere piccole, forate bene il fondo con una forchetta e cuocete a 165°C per circa 15-20 minuti. Lasciate raffreddare e togliete dagli stampi.
Preparazione Cremoso
Preparate il cremoso portando a bollore il latte assieme alle nocciole, lo sciroppo d’agave, l’amido di mais, la noce moscata e il sale; spegnete il fuoco e frullate tutto in un potente mixer fino a ottenere una crema liscia. Lasciate riposare qualche minuto. Aggiungete il cioccolato tritato e mescolate fino a farlo sciogliere in modo omogeneo. Versate la crema in una ciotola, copritela con la pellicola a contatto e fatela raffreddare in frigorifero. Inserite la crema in un sac à poche con una bocchetta rigata.
Preparazione Crostatine
Spalmate sul fondo delle crostatine un velo leggero di marmellata di arance amare, sopra uno spumone di cremoso alla nocciola e decorate con gli alkekengi o i frutti di bosco, una fettina di arancia essiccata, la granella di nocciole e una spolverata di cacao amaro.
I latti vegetali sono alimenti concorrenziali del latte di mucca; si tratta di prodotti totalmente differenti che trovano un consumo abbastanza diffuso tra coloro che, per motivi fisici (intolleranze o allergie o ipercolesterolemia) o filosofici (ad esempio veganismo), non consumano il latte animale. I latti vegetali più diffusi e consumati sono: latte di soia, latte di riso, latte di mandorle, latte di avena, latte di cocco, latte di amaranto, latte di nocciola.
Quando scegliete un latte vegetale, leggete attentamente gli ingredienti e preferite quelli senza aggiunta di zuccheri. Sono molto diversi come sapore l’uno dall’altro, quello di riso è il più dolce, quello di soia il più insapore. I miei preferiti sono quello di avena e quello di mandorle.
Quando scegliamo una bevanda vegetale contribuiamo a ridurre anche l’impatto ambientale. La richiesta di latte vaccino chiaramente determina l’allevamento bovino, un’attività ad alto impatto ambientale, che impiega grandi quantità di acqua e di terreni dedicati al foraggio, producendo quantità non trascurabili di gas a effetto serra. Un altro vantaggio dell’introduzione nella dieta dei latti vegetali è la possibilità di variare l’alimentazione. Se non si hanno problemi di intolleranza particolari, ci si può abituare a cambiare continuamente, alternando i vari tipi di latte. Una volta si può scegliere il latte di riso, una volta quello di soia, o di mandorle. Oppure si possono mescolare le bevande, ottenendo combinazioni sempre diverse. Allo stesso modo, di volta in volta la scelta potrà andare su marche e brand differenti.
Questo, ad esempio, permette di variare la colazione del mattino, un pasto che tendiamo a ripetere sempre uguale. Consumare sempre le stesse poche cose è sbagliato, la varietà invece è molto importante perché ci aiuta ad apportare tutti i nutrienti di cui abbiamo bisogno senza ricorrere ad integratori.