Lago di Varese, Lunghi: «Rilancio del territorio con il turismo sportivo»

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VARESE – In vista del risanamento del lago di Varese fissato per il 2021, il rilancio del territorio passa dal turismo sportivo, e dalla valorizzazione di risorse come la rete ciclabile, l’Isolino Virginia o anche strutture inutilizzate come l’Hotel Continental di Cassinetta. Sono queste le linee d’azione individuate da Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese, nel suo intervento al chiostro di Voltorre dove oggi, venerdì primo febbraio, si è tenuto il convegno “Lago di Varese”.

I successi del lago d’Iseo e D’Orta

Lunghi, ricordando l’obiettivo balneabilità fissato per il 2021 da Regione Lombardia, che ha stanziato sei milioni di euro per la bonifica delle acque, ha invitato a lavorare «con una modalità innovativa, avendo quali parole chiave del nostro agire la partecipazione e la condivisione. Mi pare che ci siano le premesse per far bene, grazie anche alla cabina di regia istituita dal provvedimento regionale e che vede il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati: il Ministero dell’Ambiente, la Regione stessa, la Provincia e i Comuni rivieraschi». Dopo aver citato i successi del Lago d’Orta, dove al risanamento è seguito l’incremento degli investimenti in ambito turistico e una crescita delle presenze, e del Lago d’Iseo, che ha visto un’enorme affluenza per l’opera d’arte di Christo “The Floating Piers”, ha identificati alcuni mezzi per valorizzare le caratteristiche uniche del lago di Varese.

Un sistema di piste ciclabili

«Il primo riferimento non può che essere al tema del turismo sportivo, già foriero di buoni riscontri per il nostro territorio. Come sapete (e voglio qui ringraziare il sottosegretario con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, che lo ha indicato quale modello di riferimento a livello nazionale), la nostra Camera di Commercio ha avviato da quasi tre anni il progetto Varese Sport Commission: le discipline che si svolgono all’aria aperta o direttamente sull’acqua trovano nella nostra provincia una sorta di “luogo ideale”, che risponde nel modo migliore alle esigenze dei loro appassionati».

Oltre ai Mondiali di Gran Fondo di ciclismo, che hanno generato un indotto di circa quattro milioni e mezzo di euro, è stata ricordato l’Eolo Campo dei Fiori Trail in programma a settembre. Senza dimenticare le ottime condizioni climatiche per sport d’acqua “dolci” come canottaggio, canoa e vela, nonché gli atleti australiani, che hanno scelto Varese per i loro stage di preparazione nelle discipline olimpiche. Un modello da valorizzare e magari ripetere con altre delegazioni straniere: «Una struttura da troppo tempo abbandonata al suo destino quale l’Hotel Continental di Cassinetta di Biandronno potrebbe diventare un hub per qualche altra nazione».

Elementi di pregio sono i percorsi cicloturistici che si diramano dalle località lacuali:«È interessante soprattutto lavorare in una logica di messa a sistema delle piste ciclabili, quelle già presenti e quelle programmate: l’obiettivo deve essere quello di collegare gli “anelli”, quello del lago di Varese e quello del lago di Comabbio, con il percorso tra Cittiglio e Laveno e quelli in sviluppo sui versanti della Valmarchirolo e Valganna. Il tutto pensando all’innesto della ciclabile tra Schiranna e Varese città sull’altro tratto previsto intorno alle Grotte di Valganna. Se poi, allungando lo sguardo ulteriormente sul futuro, si potesse arrivare alla connessione con ciclabile della Valmorea (quella che collega Castellanza con Stabio, passando da Castiglione Olona), si otterrebbe una rete di assoluto rilievo, competitiva con le più importanti esperienze del genere a livello europeo».

Una vocazione per terziario e turismo

«È necessaria anche una piena valorizzazione dell’Isolino Virginia, sito classificato dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” e, in quanto tale, particolarmente interessante per il turismo internazionale», ha concluso Lunghi, fornendo poi alcuni dati.

«Il tutto s’innesta su di un territorio che, nei Comuni toccati dalle acque del lago di Varese, contava al primo gennaio 2018 su quasi 107mila abitanti, in crescita di 2mila unità nel confronto con cinque anni prima. In questo periodo i residenti sono aumentati in linea con quelli provinciali, ma con situazioni interessanti di attrazione di residenzialità a Bardello, Bodio Lomnago e Gavirate. La densità abitativa è notevole: 1.099 abitanti per chilometro quadrato, rispetto a una media provinciale di 743.

Così come alta è sempre la presenza imprenditoriale, 11.100 imprese a fine 2018. L’area dei Comuni lungo il lago di Varese presenta un’incidenza del settore dei servizi e del commercio superiore alla media provinciale. Conferma una vocazione maggiormente improntata al terziario e al turismo: nell’arco di un decennio, questo settore a livello di unità locali qui è cresciuto del 17%. Per quanto riguarda poi i flussi turistici, nel 2017 sono il 13% del totale delle presenze provinciali, in aumento nell’ultimo quinquennio del 20% (per gli arrivi +8%). Un quadro che ci permette di definire il sistema produttivo attorno al lago di Varese come tutt’ora piuttosto vivace. Possiamo così contare su una buona struttura economica per sviluppare quegli indispensabili processi di valorizzazione turistica cui la Camera di Commercio guarda con grande attenzione e interesse».

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