L’assessore regionale Mattinzoli lascia Forza Italia. Il “caso” Moratti

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Alessandro Mattinzoli

MILANO – La crisi di governo ha ritorni politici anche in Regione Lombardia. Qui, l’assessore alla Casa, Alessandro Mattinzoli, ha abbandonato Forza Italia, il partito che l’ha espresso, in disaccordo con la scelta di “licenziare” Mario Draghi. Una decisione, quella di Mattinzoli, che va in scia a Mariastella Gelmini, ministro a Roma e già coordinatrice regionale dei berlusconiani che, fin dall’altro giorno, ha deciso di  voltare le spalle a Forza Italia “non riconoscendosi più in Silvio Berlusconi” (è di oggi la notizia che aderirà ad Azione).

Equilibri politici garantiti

Mattinzoli, bresciano come Gelmini, ha seguito la sua stessa strada, allargando il numero dei forzisti che stanno via via abbandonando il partito. Al posto di Mattinzoli nella giunta di Palazzo Lombardia entra Alan Rizzi, sottosegretario con delega ai rapporti internazionali. In sostituzione di Rizzi, il presidente Attilio Fontana ha nominato il consigliere regionale Gabriele Barucco. Aggiustamenti che, quanto meno sulla carta, non dovrebbero stravolgere gli equilibri politici in Regione.  Tant’è vero che, in una nota, la coordinatrice lombarda di Forza Italia, Licia Ronzulli, e il capogruppo al Pirellone, Gianluca Comazzi, affermano: “Si tratta di scelte condivise da tutti i rappresentanti regionali del partito, per garantire gli equilibri interni a Regione Lombardia e la più ampia rappresentanza di Forza Italia sul territorio di Brescia. Forza Italia vanta un grande radicamento a livello regionale e nei prossimi mesi lavoreremo con il massimo impegno per garantire a tutti i lombardi il buon governo che negli ultimi venticinque anni ha reso la Lombardia uno dei territori più dinamici e virtuosi a livello internazionale”.

“Berlusconiani appiattiti sulla Lega”

Dal canto suo, Mattinzoli spiega: “Con una pandemia che torna ad essere aggressiva, con la crisi economica, energetica e idrica facciamo cadere un governo autorevole a guida Draghi per sostituirlo con chi? Draghi era la persona più autorevole per guidare l’Italia. La forza della coalizione di centrodestra non è mai stata il pensiero comune, ma al contrario è la differenza tra i partiti. Forza Italia si sta appiattendo al pensiero della Lega”.

Tensioni per il “caso Moratti”

Come noto, per la Regione le elezioni sono fissate nella primavera del prossimo anno. La Lega ha già riconfermato quale candidato presidente Attilio Fontana. Candidatura insidiata dall’interno del centrodestra da Letizia Moratti, attuale assessore al Welfare, che ha confermato il proposito di essere in corsa per il posto più importante di Palazzo Lombardia. Equilibri politici rispettati, rapporti interni tutti da capire. Al punto che lo stesso Fontana dichiara: “Bisogna capire con chi intende eventualmente candidarsi Letizia Moratti, se si sente a disagio ci sono tante opportunità”. La vicepresidente di rimando: “Sono concentrata sulla mia Regione. Aspetto un chiarimento urgente dal centrodestra, poi mi riterrò libera di fare le mie scelte.

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