Legambiente ad Anas: «Fermare bretella di Gallarate e variante di Samarate»

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GALLARATE – «Anas, non procedere se non hai prima ottemperato alle disposizioni che ti sono state impartite». Il messaggio indirizzato alla società che si occupa di infrastrutture stradali è relativo alla superstrada 341, con i progetti della bretella di Gallarate e della variante di Samarate. A firmarlo i tre circoli locali di Legambiente: il circolo BustoVerde di Busto Arsizio, il circolo Ercole Ferrario di Gallarate e il circolo Il Presidio di Cassano Magnago.

Un dibattito aperto

La lettera ha come destinatario Anas ma è stata diffusa per conoscenza anche a diversi enti (dai ministeri fino a Regione, ente parco, Provincia e comuni) coinvolti a vario titolo nella realizzazione del primo e del secondo lotto della superstrada 341, ovvero la bretella di Gallarate e la variante di Samarate. Due progetti al centro di un ampio dibattito che prosegue da mesi sul territorio. Per la bretella di Gallarate l’associazione ambientalista ha già sollevato in passato il problema del rischio alluvioni, mentre a Samarate si è costituito un comitato contro la variante.

Cinque pagine di osservazioni

È lunga ben cinque pagine la lettera firmata dai tre circoli di Legambiente, che intendono così esporre quelli che indicano come errori e contraddizioni alla base dell’approvazione della 341. «Si osserva che le prescrizioni espresse dal Ministero dell’Ambiente per la realizzazione del primo lotto sono poco meno di 200, un numero notevole, effettivamente troppo alto, che rende chiara l’erroneità del parere positivo di compatibilità ambientale assegnato all’opera», scrivono i tre circoli in apertura della missiva. Quindi si entra nel dettaglio: tra i giudizi critici mossi dagli ambientalisti emerge in modo chiaro una forte perplessità sull’utilità dell’intervento. «La bretella ferroviaria di Casorate e la 341 – dicono – hanno lo scopo di far risparmiare solo pochi minuti per raggiungere Malpensa. Per far guadagnare 4 o 5 minuti di tempo (o al massimo 10 nel caso della ferrovia) ai viaggiatori di Malpensa si spende a tale scopo un’enormità di soldi pubblici, si danneggia il territorio e la popolazione ivi residente».

Le critiche principali

Tra i punti contestati l’aspetto relativo alle mitigazioni.

Chiederemo ai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente di istituire una speciale Commissione che valuti se Anas avrà adempiuto alle disposizioni ricevute, ovvero se saranno state attuate le prescrizioni ed eseguite le mitigazioni/compensazioni che vorrete descrivere puntualmente. Chiederemo di essere parte di questa Commissione.

Critiche di Legambiente anche in merito all’analisi costi-benefici.

Occorre che sia realizzata l’Analisi Costi/Benefici sulla base di indagini che valutino l’incidenza di tali opere sulla mobilità nel suo complesso e verifichino la congruità pubblica della spesa da affrontare, considerando che il collegamento con la Pedemontana – poco utilizzata e non terminata – è già garantito dalla SS 336. Si tenga conto anche dell’aumento del costo dei materiali e delle altre necessità di interventi di carattere ambientale ed infrastrutturale. In tal senso, citiamo come esempio l’accesso all’Ospedale unico, che sarà realizzato a Busto Arsizio, al confine con Gallarate nei pressi della Stazione dei Vigili del Fuoco.

Il progetto del secondo lotto

La richiesta di Legambiente è pertanto non solo quella di sospendere la pubblicazione sul sito del Ministero dell’Ambiente dei documenti descrittivi del progetto esecutivo, che aprono la strada all’emanazione del Provvedimento Direttoriale ad approvazione definitiva del secondo lotto, ma anche quella di riesaminare gli studi documentali alla luce delle considerazioni presentate. In tal senso un passaggio della lettera:

Il primo lotto ed il secondo lotto della 341 hanno tempi di realizzazione differenti. Si chiede di sospendere il progetto esecutivo del secondo lotto prima del termine dei lavori del primo lotto e della verifica degli avvenuti adempimenti prescrittivi. Purtroppo è constatabile che in Italia molte infrastrutture vengono concluse senza che siano realizzate tutte le prescrizioni e/o le mitigazioni/compensazioni. Si teme che ciò accada anche per la 341.

Infine Legambiente chiederà ai Ministeri delle Infrastrutture e dell’Ambiente di istituire una speciale Commissione che valuti se Anas avrà adempiuto alle disposizioni ricevute.