Legnano, inchiesta Piazza pulita: Carlo Lio indagato per abuso d’ufficio

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LEGNANO – Il difensore civico regionale Carlo Lio indagato per abuso d’ufficio. E con lui, per lo stesso reato, il pubblico ministero Nadia Calcaterra ha indagato Gianbattista Fratus, ex sindaco di Legnano, Maurizio Cozzi, ex vicesindaco e Chiara Lazzarini, ex assessore ai lavori pubblici. Tutti e tre gli ex amministratori sono agli arresti domiciliari dallo scorso 16 maggio, da quando cioè l’inchiesta Piazza Pulita, coordinata dalla stessa Calcaterra ha fatto scattare le manette ai polsi per altre contestazioni a loro carico.

Indagati anche Fratus, Lazzarini e Cozzi

La vicenda è alquanto intricata. Il Tar poco dopo il terremoto che ha spazzato via la giunta legnanese aveva concesso la sospensiva per la surroga dei consiglieri comunali che stavano virtualmente tenendo in vita la giunta del sindaco Fratus. Il tribunale aveva accolto il ricorso della minoranza di centro sinistra sospendendo la validità del provvedimento adottato dal Difensore Civico Regionale, rinviando la discussione nel merito al 15 gennaio. In sintesi secondo i giudici del tribunale amministrativo regionale il provvedimento adottato da Carlo Lio non era nei suoi poteri.  La decisione del Tar di fatto aveva annullato il governo cittadino legnanese dopo settimane di imbarazzo. A fine giugno la Finanza aveva eseguito su ordine della procura di Busto un accesso negli uffici del difensore civico regionale per acquisire dei documenti relativi la surroga di un consigliere comunale di Legnano per intervento del difensore civico regionale, nel marzo del 2018, quando le dimissioni in massa dei consiglieri dell’opposizione e di due della maggioranza rischiarono di portare al commissariamento del Comune di Legnano. Su Legnano poi si sarebbe abbattuta la tempesta. Oggi Lio, per quelle decisioni, è indagato per abuso d’ufficio. E con lui i tre amministratori agli arresti considerati dalla procura addirittura gli istigatori del difensore civico. Insomma qualunque cosa pur di non perdere il potere. E in questo senso ci sarebbero svariate intercettazioni. La posizione di Fratus, Lazzarini e Cozzi, che hanno rifiutato di patteggiare e il 21 ottobre affronteranno il dibattimento, andrebbe via via aggravandosi.

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