Legnano cerca cittadini disposti a collaborare nella gestione dei beni comuni

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LEGNANO – Da oggi, mercoledì 3 agosto, è disponibile sul sito legnano.org il modulo per presentare all’amministrazione comunale le proposte di collaborazione per la cura e la gestione condivisa dei beni comuni urbani. La possibilità di candidarsi a collaborare con il Comune segue l’approvazione da parte del consiglio comunale del relativo regolamento, avvenuta lo scorso 31 maggio. L’obiettivo è promuovere la cittadinanza attiva, ossia permettere e facilitare lo svolgimento di attività in favore della comunità e dell’interesse generale senza fini di lucro.

Berna Nasca: «Non solo segnalazioni, ma un ruolo attivo»

«È sempre più evidente a tutti – chiarisce l’assessore alla quotidianità, Monica Berna Nasca – che la vivibilità e il decoro di una città dipendono in modo determinante anche dal comportamento dei suoi abitanti. La nostra amministrazione crede nella sussidiarietà e nel ruolo attivo che i cittadini possono giocare nella gestione di una parte del patrimonio pubblico e ha scelto, allo scopo, di dotarsi di un regolamento che possa rendere possibile e stimolare forme di collaborazione.

«In questi quasi due anni di amministrazione abbiamo ricevuto molte segnalazioni da parte dei cittadini su criticità che hanno riscontrato a Legnano; di questo li abbiamo ringraziati attivandoci per trovare una soluzione. Ma abbiamo anche registrato la disponibilità di chi voleva adoperarsi per migliorare quella situazione; ed è questo ad averci definitivamente convinto della necessità di avviare una qualche forma di collaborazione con i cittadini. Adesso è arrivato il momento di provare ad affrontare queste criticità da un altro angolo visuale: chi vede situazioni problematiche può adoperarsi in prima persona, d’intesa con l’amministrazione, per contribuire a risolverle».

Le regole per partecipare

La partecipazione ad attività di cura e di gestione condivisa dei beni comuni urbani è aperta a tutti; nel caso di cittadini minorenni, può avvenire sotto la responsabilità di un cittadino di maggiore età e con il consenso dei genitori. L’espressione beni comuni urbani indica i beni materiali che, indipendentemente dalla titolarità, “i cittadini e l’amministrazione riconoscono essere strumentalmente collegati alla realizzazione degli interessi di tutti i cittadini”.

I cittadini interessati devono formulare una proposta di collaborazione per realizzare un intervento di cura, gestione condivisa dei beni comuni urbani che, se accettata, porterà alla stipula di un patto di collaborazione, ossia l’accordo con cui l’Amministrazione e i cittadini attivi definiscono finalità, obiettivi e risultati attesi, le modalità gestionali degli interventi e gli ambiti di responsabilità di ciascuna delle parti. Sulla base del regolamento, la durata delle attività non supera normalmente i tre anni, ma periodi più lunghi possono essere pattuiti in relazione al tipo di patto.

Il Comune offre ai cittadini attivi proposte di collaborazione mediante la pubblicazione di avvisi periodici e raccogliendone le manifestazioni d’interesse; oppure i cittadini attivi possono avanzare proposte autonome, con una relazione illustrativa sull’intervento, la finalità e le condizioni di fattibilità. La stipula del patto di collaborazione è preceduta da una fase istruttoria, necessaria ad acquisire le necessarie intese e autorizzazioni, e a stabilire, di concerto con i proponenti, le condizioni definitive del patto. In caso i cittadini ne fossero sprovvisti, l’amministrazione attiverà a loro vantaggio idonee tutele assicurative nei rami di infortunio e di responsabilità civile per danni causati a terzi o ai beni oggetto di patto di collaborazione. La partecipazione è aperta tutto l’anno; l’amministrazione non può in alcun modo destinare contributi in denaro a favore dei cittadini attivi.

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