Legnano, Lega: «È ora che Radice & C. si dedichino alle vere priorità dei cittadini»

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LEGNANO – «Siamo di fronte a degli sprovveduti o si tratta di una recita volta a coprire qualcos’altro? La distanza tra le esigenze della città e quanto l’Amministrazione sta facendo è enorme». Così la sezione di Legnano della Lega Salvini Premier nel consueto punto settimanale sulla politica cittadina. «Si è appena chiusa la due giorni di Consiglio comunale – argomenta il Movimento, rappresentato in Aula dal capogruppo Carolina Toia e dai consiglieri Stefano Carvelli e Daniela Laffusa – e gli animi sono tutt’altro che sereni. Abbiamo dedicato più di un’ora a dibattere su un volantino di critica e scherno, paragonando questo episodio a pratiche squadriste con richiami alla campagna antisemita di epoca nazista. Abbiamo assistito a goffi sproloqui di giovani consiglieri il cui contributo dovrebbe essere ben altro. Qualcuno si è permesso di mettere in relazione l’episodio al periodo più buio della storia degli ultimi due secoli, infangando la memoria e il dolore di chi ha subìto tali soprusi. Abbiamo la netta sensazione che i capi partito, spalleggiati da associazioni amiche, si siano attivati nel tentativo di distogliere l’attenzione dalle recenti malefatte del sindaco e del suo clan, dando enfasi e risalto ad un episodio che invece, nell’interesse di tutti, meritava di passare sottotraccia, senza avere tutto il risalto che gli è stato concesso».

«Sindaco arrogante e inadeguato»

L’analisi della Lega si sposta quindi ai problemi sul tappeto. «Se in un Consiglio comunale ci si ritrova con più di 50 punti all’ordine del giorno, significa che ci sono troppe cose da chiarire e risposte da dare. L’arroganza del sindaco è intollerabile, abbiamo ricevuto l’accusa di intasare gli uffici con le nostre richieste di accesso agli atti. Le nostre interrogazioni nascono proprio così: accediamo agli atti, studiamo la documentazione e poi, dove non troviamo risposte, formuliamo il quesito, con il solo intento di rendere giustizia alla volontà dei cittadini, che pretendono di essere informati in modo esaustivo. Siamo di fronte ad un sindaco in difficoltà, che tenta di intimorire gli interlocutori sbandierando lo spettro di sporgere querela. Un sindaco che sta rendendo evidente a tutti quanto inadeguato sia rispetto al ruolo. Ruolo che, in una città di 60.000 abitanti, merita una persona che gli si dedichi integralmente. La disponibilità part time non è sufficiente, fare il sindaco non può essere considerato un secondo lavoro».

«Giunta intenta a saldare i debiti elettorali»

Infine, una stoccata al metodo di lavoro fin qui adottato dalla maggioranza di centrosinistra. «L’Amministrazione spende tempo ed energie per rivedere il regolamento delle Consulte territoriali, organismo obsoleto e privo di poteri. L’unica motivazione che può giustificare una tale attenzione è che, post elezioni, ci siano ancora tanti debiti da saldare. Creare qualche nuovo incarico è un male necessario; assegnare qualche nuova poltrona, se pur di poco conto, aiuta a tenere viva la rete di supporto. D’altronde non si può negare una lauta ricompensa a chi, con il suo supporto, ti ha consentito di trasformare una medaglia di bronzo in una d’oro. Secondo noi le vere priorità sono ben altre, rimaniamo convinti che sia assolutamente intollerabile che un nostro ragazzo, scendendo dal treno, venga rapinato trovandosi con una pistola puntata in volto. Sono momenti bui – conclude la Lega – e il potere, in mano a persone inadeguate, rende il futuro ancora più preoccupante».

Ma Politics Hub: «Stop al clima di veleni»

«Quello a cui stiamo assistendo non è all’altezza delle vostre promesse ed è lontano dalla nostra concezione di politica»: è quanto scrivono sempre oggi, lunedì 25 gennaio, i giovani di Politics Hub in una lettera aperta al Consiglio comunale, dopo le ultime sedute. «Le esigenze reali di questa città – si legge nella lettera – stanno passando in secondo piano, cedendo il passo a rancori mal sopiti, attacchi personali e a una mancanza di cortesia istituzionale verso gli avversari politici. Siamo sicuramente favorevoli a una dialettica anche accesa, a patto, però, che porti a una sintesi di idee nel più alto interesse della città e dei suoi abitanti. Il clima avvelenato che si respira, anche dietro gli schermi delle videoconferenze in Consiglio comunale, sta allontanando il mondo giovanile, e non solo, dalla politica cittadina. Riponiamo fiducia nel vostro spirito di critica e siamo convinti che abbiate a cuore i bisogni dei legnanesi. Speriamo, quindi, che questa lettera aperta vi trovi disponibili a creare un clima costruttivo, dove si privilegino le vie del dibattito democratico prima della minaccia alle vie legali, in cui maggioranza e opposizione si confrontino sulla Legnano di oggi, sofferente per la crisi, e sulla città in cui vivremo tra vent’anni».

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