Legnano, da dove arrivano tutte quelle bare?

legnano ospedale coronavirus

Caro direttore,

            sono una assidua ed attenta lettrice del suo giornale, che trovo sempre molto puntuale e preciso nella descrizione delle notizie locali e acuto nelle analisi dei suoi editoriali.

Le scrivo dopo aver riletto più volte un articolo comparso lo scorso 7 aprile, dal titolo abbastanza comune in questo periodo di malattia da coronavirus: Legnano, il vecchio ospedale adibito a deposito delle salme da cremare. Nulla di nuovo, alla lettura del titolo pare logico dedurre che vista la pandemia e il numero di morti per Covid-19, come già accaduto in altri Paesi lombardi, sia stato necessario trovare una sistemazione alle tante salme per provvedere successivamente alla cremazione.

Però poi l’articolo continua affermando che il “provvedimento si è reso necessario in seguito all’alto numero di decessi nell’ospedale in attività che funziona da hub regionale per l’emergenza, cioè ricovero per le patologie tempo-dipendenti come infarti, ictus e grandi traumi provenienti anche da altre zone della Lombardia”. A questo punto mi sorge un dubbio: l’alto numero di morti in ospedale è legato ai morti per Covid-19 o conseguente ad una maggiore mortalità negli interventi per patologia tempo-dipendente? Dal momento però che non mi sembra aumentato il numero di voli di elicotteri-ambulanza nei dintorni dell’ospedale (abito lì vicino e in questo periodo “#iorestoacasa”), forse il numero di ricoveri per patologie tempo-dipendente non è così aumentato rispetto al solito. Potrebbe però essere che i pazienti con questo tipo di patologie arrivino troppo tardi in ospedale per problemi logistici o per paure personali di contagio e quindi non riescano ad essere trattati tempestivamente (ad es. intervallo massimo di 120 minuti tra diagnosi ECG e angioplastica nell’infarto miocardico). Anche considerando questa evenienza, non penso ci sarebbe un incremento così elevato di morti da dover adibire un deposito delle salme, tenendo conto che mi sembra che i pazienti che non muoiono per Covid-19 non necessariamente debbano essere portati al crematorio.

Non potrebbe quindi essere semplicemente più probabile che il giornalista questa volta si sia documentato o espresso male nella stesura dell’articolo e che il provvedimento sia stato preso per l’alto numero di decessi legato a Covid-19? Mi risulta che l’Ospedale di Legnano non sia solo hub regionale per l’emergenza ma che abbia anche convertito dei reparti di degenza in reparti dedicati alla cura dei pazienti malati da coronavirus (almeno 6 reparti) oltre ad aver creato un’area dedicata in pronto soccorso ed aver dedicato ad essi tutta la rianimazione.

Grazie per la attenzione e la gentile risposta di cui resto in attesa.

Dott.ssa Andreina Bianchi

***

Gentilissima dottoressa Bianchi,
grazie per la Sua lettera che pone domande legittime. Per essere esaustive, le risposte competono però ai dirigenti della Asst legnanese e, in ultima analisi, alla Regione. Giriamo a loro i quesiti, pronti a pubblicare le eventuali spiegazioni. Se mai rispondessero. (Vin.Co.)

legnano ospedale bare coronavirus – MALPENSA24