Legnano, Radice difende il caro parcheggi: «Decisione dovuta e coraggiosa»

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LEGNANO – «È un’operazione che nasce in un quadro di gestione dei parcheggi che ad oggi apporta risorse al Comune (490.000 euro di canone concessorio all’anno più 428.000 di tasse, a fronte di 2,6 milioni di incassi del gestore – Amga – nel 2019, 2,2 previsti nel 2023 prima dell’aumento delle tariffe che a regime porterà a incassare 340.000 euro in più all’anno). Se tale gestione fosse fatta in autonomia dal Comune, comporterebbe invece dei costi. Ciò detto, non possiamo lasciare che l’ente gestore sia in perdita». Così il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice, nel consiglio comunale di martedì 27 giugno in risposta alle numerose interrogazioni delle minoranze sui rincari delle tariffe dei parcheggi che scatterà sabato prossimo, 1° luglio.

Investimenti su Telepass, casse e accessi 

«Le tariffe erano invariate dal 2009 – ha ricordato Radice – Amga ha sollecitato un adeguamento anche in seguito alla drastica riduzione degli utenti a causa del Covid, soprattutto all’ospedale, al rincaro dei costi dovuto all’inflazione, che presenta comunque cifre superiori (8-17%) al rincaro delle tariffe, e per sostenere gli investimenti». Fra questi ultimi, il sindaco ha citato gli accessi Telepass nei parcheggi del centro, servizio che sarà esteso all’ospedale, dove sarà rifatto anche l’accesso stradale con una spesa di 150.000 euro, oltre alla nuova cassa nel parcheggio centrale delle vie Matteotti e Gilardelli con ulteriori strumenti di pagamento, per un costo di 50.000 euro.

«È poi cambiato l’uso del centro – ha ribadito il primo cittadino – Dobbiamo rendere il servizio più omogeneo, con tariffe uniformate anche per fasce orarie. In ogni caso, sul Matteotti/Gilardelli i rincari riguarderanno solo il 15% degli accessi; gli abbonamenti semestrali sono sì più cari (da 150 a 200 euro; nel 2022 erano 204 di residenti e 958 di non residenti, più un centinaio di convenzionati con un’azienda), ma non così gli abbonamenti mensili e quelli per i residenti, rimasti invariati». Quanto infine alla mancata discussione preventiva in commissione o in consiglio, «le tariffe sono di competenza della giunta – ha tagliato corto Radice – e nessuna amministrazione prima di noi ha avuto il coraggio di prendere decisioni non più rimandabili su questa come su tante altre partite, vedi la piscina, Accam, le scuole superiori della Provincia…».

Centrodestra critico: «Scelta folle»

Insoddisfatti gli autori delle interrogazioni. Carolina Toia (Lega) ha ribadito l’«accanimento ingiustificato della giunta nei confronti degli automobilisti» e ha parlato di «scelte folli». Addirittura «ignobile» per il fratello Francesco (Toia Sindaco) far pagare il parcheggio dell’ospedale, il tutto a fronte di «servizi inesistenti, a cominciare dalla sicurezza». Ancora, per Gianluigi Grillo (Fdi) «far pagare i parcheggi anche nell’ora di pranzo non sostiene le attività commerciali del centro».

Pulito via da Giussano. Chiude via Castello

Sempre in tema di parcheggi, è stato ripulito sabato scorso quello privato ad uso pubblico in via Alberto da Giussano dopo l’interrogazione del Movimento dei Cittadini sul suo grave degrado, ma secondo quanto riferito dall’assessore ai lavori pubblici, Marco Bianchi, le manutenzioni risultano a carico del condominio in base alla convenzione con il gestore Amga. Manutenzioni che però, ha sottolineato il consigliere dell’MdC Franco Brumana, «non sono la pulizia».

Infine, la chiusura del parcheggio privato di via Castello (adiacente la piazza del mercato) è stata giustificata da Bianchi con il fatto che costa ad Amga 1.800 euro al mese a fronte di 400 incassati dalla proprietà. In media, nei giorni di mercato (martedì e sabato) vi sostano ogni ora 23 auto, con picchi di 70.

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