Legnano, stupore e malumori in piazza dopo gli arresti eccellenti in Comune

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LEGNANO – Sorpresa, sconcerto, ma anche consapevolezza che da tempo «in Comune c’era qualcosa che non andava» e che l’immediato futuro politico della città è tutto da decifrare. Sono queste le reazioni prevalenti a Legnano alla notizia del ciclone giudiziario che si è abbattuto sulla città del Carroccio, a pochi giorni dalle elezioni europee e dal Palio delle Contrade (nella foto sopra, agenti della Guardia di Finanza in borghese sequestrano computer e documenti a Palazzo Malinverni). Eventi-chiave sui quali finiranno inevitabilmente per pesare gli arresti di oggi, giovedì 16 maggio, del sindaco leghista Gianbattista Fratus, del vice Maurizio Cozzi e dell’assessore Chiara Lazzarini, entrambi di Forza Italia.

«Che mazzata per la città, proprio adesso…»

«Stanno facendo piazza pulita di tutto – taglia corto Giovanni Monte, originario della Sicilia e guardia giurata –. Del resto, se è il dio denaro che comanda, è naturale che finisca così». «Per la città, comunque la si veda, è una mazzata – commentano tre persone che fanno capannello in corso Magenta nell’apprendere la notizia –. Per un verso è un fulmine a ciel sereno, per un altro è da tempo che la maggioranza non c’era più. Questi arresti capitano in un momento particolare, in concomitanza con il Palio e le elezioni, e creano una situazione anomala».

«Il problema è trovare valide alternative»

Lanciamo la “bomba” in piazza San Magno, come ogni mattina discretamente affollata di persone, soprattutto anziane. «Ci avevo fatto un pensierino fin da quando hanno rifatto la piazza così» dice una di loro. «Non hanno voluto lasciare il seggiolino due mesi fa, quando è esplosa la crisi – gli fa eco l’amico Enrico Colombo, pensionato – e le conseguenze sono queste». Carlo Pagani, commerciante, non nasconde la sua sorpresa. «Proprio non me l’aspettavo – esordisce –. Il problema è che non si vede un’alternativa politica valida a Legnano, ma qualcosa dovrà succedere. Spero che si prosegua sulla linea intrapresa, ad esempio sulla sicurezza dove questa giunta ha lavorato bene, ma con persone diverse e più serie. E mi dispiace personalmente per Fratus». Incontriamo anche l’ex assessore di qualche tempo fa Francesco Capria. «Sono  molto dispiaciuto – commenta –, le responsabilità personali rimangono tali ma la città non avrebbe meritato questo epilogo. Mi auguro che fin dalle prossime elezioni i legnanesi valutino l’opportunità di eleggere al Parlamento europeo persone inquisite, al di là dell’appartenenza politica».

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