L’impegno di Busto Arsizio Aiuta: più di 500 spese consegnate durante il Covid

busto aiuta antonelli volontari

BUSTO ARSIZIO – «Giovani, in gamba e disponibili», così il sindaco Emanuele Antonelli ha parlato di Busto Arsizio Aiuta. Oggi, giovedì 30 luglio, due volontarie hanno incontrato a palazzo Gilardoni il primo cittadino  per tracciare un bilancio dell’iniziativa solidale e donargli una t-shirt della community. Realtà fondata durante la pandemia allo scopo di dare una mano alle famiglie colpite dall’emergenza sanitaria.

Un esempio per tutta la città

«E’ un piacere sostenere giovani così in gamba e disponibili e soprattutto sensibili alle necessità dei più fragili», ha commentato il sindaco dopo che le volontarie gli hanno consegnato la maglietta come segno di riconoscimento del supporto concesso. E ha poi ricambiato i ringraziamenti.

Un progetto nato da zero

Vanessa Giani e Benedetta Calvi sono due delle quattro ragazze che nei giorni più bui della pandemia hanno deciso di spendersi per la comunità. Perciò, insieme a Carlotta Bianchi e Simona Cuomo hanno fondato Busto Arsizio Aiuta. «Siamo partiti davvero in piccolo – raccontano le giovani – con solo 3 volontari». Ma di strada ne hanno fatta e, dopo pochi mesi, la community conta 25 volontari, tutti giovanissimi tra i 18 e 30 anni.

Ma con grandi risultati

E, allo stesso modo, i risultati si sono visti da subito. «Dal 3 aprile al 23 luglio abbiamo aiutato ben 50 famiglie, consegnando loro 515 spese di alimenti freschi e a lunga conservazione». Tutto questo è stato possibile grazie ai fondi raccolti sia da privati che da piccole e medie aziende.

E qualche sorpresa per il futuro

Ma il meglio deve ancora venire. «Il nostro impegno non finisce qui. Stiamo lavorando a un progetto dedicato ai bambini delle famiglie aiutate, da realizzare in collaborazione con le società sportive», preannunciano.