La medicina ai tempi del Covid-19. Esperti a confronto con la Fondazione Iseni

Il Presidente della Fondazione Iseni y Nervi insieme al Capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza Franco Gabrielli durante le premiazioni dell'8° Edizione delle Giornate Cardiologiche del Centro Cuore Milano Malpensa anno 2019

LONATE POZZOLO – Relatori di prestigio, una folta platea di specializzandi in medicina e chirurgia e in scienze infermieristiche, tutti collegati in videoconferenza nel rispetto delle regole anti-covid. Lavori congressuali via web che però non hanno sminuito né i significati scientifici né la partecipazione alla 9° edizione delle Giornate Cardiologiche, organizzate dalla Fondazione Iseni y Nervi – Gruppo Iseni Sanità, quest’anno dedicate non a caso a “Medicina Difensiva vs Medicina Preventiva al tempo del Covid-19”. Con un sottotitolo che completa l’approfondimento svolto dai relatori: “Tra scienza, management sanitario ed aspetto giuridico”.

Temi anticipati a settembre durante la conferenza stampa di presentazione a Palazzo Madama, sede del Senato. Temi che, appunto, si inseriscono in quanto accaduto in questi mesi, con l’epidemia che ha preso il sopravvento e ha condizionato a tutti i livelli la sanità e non solo. Al punto che il “curare” sia diventato sinonimo di “medicina difensiva”. E’ così che uno dei fili conduttori del congresso abbia riguardato gli spazi e i modelli di reazione  rispetto alle patologie cardiologiche e vascolari, che la pandemia non ha di certo ridotto ma, al contrario, ha accentuato in termini di diffusione e, appunto, di possibilità di diagnosi e cure.

lonate congresso fondazione iseni

Da qui sono partiti gli interventi degli esperti, coordinati da Francesco Fedele, ordinario della Scuola di specializzazione in Cardiologia della Sapienza di Roma. Dopo l’introduzione di Andrea Macchi, direttore generale del Gruppo Iseni Sanità, hanno tra gli altri animato il dibattito Massimo Venturini, direttore dell’Unità Complessa di Radiologia dell’ospedale di Varese, Federico Dehò, primario a Varese di Urologia, Lucia Torraca, primario cardiochirurgo dell’Humanitas di Milano, Francesco Manfredi, vicerettore della Lulm School of Management, Matteo Montorfano, primario di Emodinamica del San Raffaele di Milano, oltre a importanti nomi di strutture universitarie e ospedaliere a livello nazionale. Insomma, esponenti di primissimo piano della medicina e della chirurgia, chiamati ancora una volta dalla Fondazione presieduta da Fabrizio Iseni ad affrontare questioni prioritarie e urgenti sul versante sanitario. A testimonianza del tradizionale impegno della Iseni y Nervi nella ricerca e nella divulgazione scientifica.

Nell’occasione della “due giorni congressuale” la Fondazione anche quest’anno ha  finanziato con una borsa di studio un master in Communication and information in Cardiologia della Facoltà di Medicina della Sapienza di Roma.
Altre borse di studio sono state elargite dalle famiglie di Elio Pozzi e delle sorelle Nadia e Maria Grazia Bianchi, in memoria della mamma Giovanna Ferrazzi, ringraziate dal presidente della Fondazione, Fabrizio Iseni. Il quale si è soffermato anche sull’impegno e sui sacrifici di tutti gli operatori sanitari, medici, paramedici, amministrativi e addetti alle sanificazioni in Italia e nel mondo, a favore di coloro che soffrono “specialmente in questi tragici, difficili momenti della pandemia, affinché i pazienti abbiano sollievo e, nella stragrande maggioranza dei casi, abbiano salva la vita”.

Da sinistra Andrea Macchi direttore generale Istituti di Ricovero e Cura Gruppo Iseni Sanità, le sorelle Maria Grazia e Nadia Bianchi, Ivan Basso, il Presidente della Fondazione Iseni y Nervi Fabrizio Iseni, il Capo della Polizia Franco Gabrielli, il Senatore Antonio Tomassini e Monsignor Gianluca Gonzino alle premiazioni del Congresso Nazionale – anno 2019 (foto di repertorio)
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