L’Oncologia di Busto si sposta a Gallarate. Il dg rassicura: «Non è una chiusura»

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BUSTO ARSIZIO – Due ospedali (per il momento), un solo reparto di Oncologia: a Gallarate. La direzione generale dell’Asst Valle Olona, dopo l’allarme lanciato dal Comitato per il diritto alla salute del Varesottospiega in un comunicato le scelte fatte rispetto all’accorpamento di un reparto tanto strategico quanto delicato nel quadro sanitario del territorio. E parla non di chiusura, anche se di fatto Busto non avrà più posti letto per la degenza ordinaria, ma di «riorganizzazione sui due presidi ospedalieri dell’attuale offerta assistenziale in campo onco-ematologico». Una scelta dettata dalla vision futura della sanità del Basso Varesotto che contempla la nascita del nuovo ospedale.

La nota dell’Asst

L’oncologia medica e l’ematologia hanno, in questi ultimi anni, modificato radicalmente la loro attività – si legge nella nota ufficiale -. Più del 90% delle procedure in ambito oncologico viene oggi effettuata in regime ambulatoriale e anche una elevata percentuale dell’attività ematologica si svolge in regime ambulatoriale.

In uno scenario socio-sanitario in continua evoluzione, Asst Valle Olona, nel rispetto della sua storica vocazione onco-ematologica, offre e continuerà ad offrire ai cittadini cure nell’ambito oncologico ed ematologico, sia in regime di degenza ordinaria che in regime ambulatoriale.

L’eventuale scelta di individuare il presidio ospedaliero di Gallarate quale sede unica per l’attività di degenza ordinaria, per la quale verrà ampliato il contingente di posti letto a disposizione (incremento di 7 posti letto di degenza ordinaria), è da intendersi passaggio organizzativo fondamentale al fine di continuare a garantire al cittadino i migliori percorsi diagnostico-terapeutici in campo onco-ematologico e permettere al contempo il potenziamento dell’offerta ambulatoriale mediante l’istituzione di un Centro Diurno Onco Ematologico (CDOE) presso il presidio ospedaliero di Busto Arsizio.

All’interno di spazi più ampi, il CDOE accoglierà, oltre alle terapie infusionali (di cui si prevede di ampliare l’offerta, dalla fascia oraria 8 – 16.40 alla fascia oraria 7.30 – 19.30), nuove attività legate alle terapie nutrizionali e di sostegno agli effetti collaterali da chemioterapie e radioterapia ed al programma aziendale Trapianto Cellule Staminali Emopoietiche, rispondendo alle esigenze di sicurezza ed attenzione alle cure che sempre più sono patrimonio delle attività di oncologia medica. Nel medesimo contesto verranno messe a disposizione postazioni per le associazioni di volontariato e saranno previsti adeguati spazi (sale di attesa, locali di servizio, locali lavoro infermieri) al fine di rispondere alle esigenze dei pazienti, degli accompagnatori e del personale della Asst ivi operante.

Il dg Porfido: «Più servizi»

A rafforzare la ratio delle scelte che in questi e nei prossimi mesi porteranno una serie di novità e cambiamenti nell’assetto degli ospedali di Busto e Gallarate interviene anche il direttore generale dell’Asst Eugenio Porfido: «Nella riorganizzazione in atto dell’Oncologia il nostro obiettivo è quello di dare più servizi e non di diminuirli. Come più volte affermato oggi abbiamo due presidi distinti e, in vista del nuovo ospedale, occorre iniziare a ragionare come un unica struttura. Quindi accanto allo spostamento della degenza ordinaria dell’Oncologia a Gallarate c’è un rafforzamento dell’offerta ambulatoriale che si tradurrà sia in termini di maggiori servizi, sia di spazi più adeguati rispetto all’attuale situazione logistica a Busto. Insomma non una chiusura, ma un riassetto che anticipa di fatto l’arrivo del nuovo ospedale».

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