Luvinate è Covid free. Boriani scrive a Draghi: «Riapriamo le scuole in paese»

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LUVINATE – «Secondo i dati forniti da Ats Insubria, ad oggi non risultano persone positive né persone in quarantena». La comunicazione è in un post pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale del Comune di Luvinate.

Riapriamo le scuole

In merito alla chiusura delle scuole, «l’Amministrazione ha scritto nei giorni scorsi al Governo per chiedere l’introduzione di microaree che tengano conto della specificità dei comuni piccoli dove, nel rispetto di alcuni criteri, si possa comunque riprendere l’attività scolastica», si legge ancora nel post.

Boriani scrive a Draghi

La lettera, firmata dal sindaco Alessandro Boriani (nella foto), è indirizzata al premier Mario Draghi, al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, al ministro della Salute Roberto Speranza, al ministro degli Affari Regionali e le Autonomie Maria Stella Gelmini e al presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Il testo della lettera

Gent.mi,
con la presente desidero evidenziare alle S. V. l’opportunità di rivedere i criteri di chiusura delle
scuole dell’Infanzia e Primaria, soprattutto nelle zone ove non risultino criticità evidenti relative a
cluster o a particolari situazioni di contagio.
E’ il caso del territorio da me amministrato, Luvinate, piccolo comune della provincia di Varese
dove, ad oggi:
1) i contagi comunicati dalla locale autorità sanitaria sono 2 e tutti sopra i 30 anni;
2) è in corso la campagna vaccinale ad insegnanti ed operatori scolastici, a parte la
sospensione momentanea di queste ore;
3) il Comune ha attivato da settembre ingressi differenziati e monitorati da volontari
adeguatamente formati per il controllo del distanziamento e dell’uso delle mascherine;
4) la Scuola attua in modo rigoroso i previsti protocolli anti contagio (distanziamento,
igienizzazione, divieto di incontro tra classi, sospensione di attività in comune);
5) l’arrivo dei piccoli utenti –essendo le nostre realtà di provincia non collegate a città di
medie o grandi dimensioni- avviene o a piedi o in macchina, senza l’utilizzo di mezzi di
trasporto pubblici (treni, pullman di linea), se non quelli organizzati dal Comune vicino con
l’attuazione delle misure di prevenzione previste dall’autorità.
Esistono dunque tutte le premesse perché l’attività scolastica, sia della Scuola dell’Infanzia che
della Scuola Primaria, possano riprendere il suo corso normale.
Comprendiamo e rispettiamo tutte le misure previste dalle autorità regionali e nazionali e siamo
perfettamente d’accordo quando si sottolinea come la salute sia una priorità da perseguire prima
di ogni altra considerazione.
Proprio per questo siamo convinti che le attività scolastiche a Luvinate possano riprendere in
piena sicurezza, così come in tanti piccoli comuni dei nostri territori, proprio con l’introduzione di
microaree provinciali che, attraverso l’accertamento di criteri oggettivi come quelli sopra descritti,
consentano la didattica in presenza.
Chiedo pertanto formalmente alle autorità competenti di inserire nei prossimi DPCM o decreti in
approvazione da parte del Governo e del Parlamento misure legislative coerenti alla specificità dei
nostri territori.

Frenano i ricoveri, ma risale il tasso di positività. Altri 541 contagi nel Varesotto

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