LONATE POZZOLO – «Non vedo una via d’uscita. Se si va avanti di questo passo l’unica soluzione è chiudere». Il peggio, dal punto di vista sanitario e in base alle ultime notizie sull’andamento della pandemia, è passato. Ma ora a far paura non è più il virus, ma la situazione economica. E se i lockdown hanno dato la prima mazzata al mondo del commercio, l’aumento delle materie prime sta assestando il secondo colpo da Ko a chi è riuscito a passare le forche caudine della pandemia.
Siamo in bolletta
Totale da mettere i brivid quello scritto sulle bollette del gas e dell’elettricità. Costi salatissimi che pesano sulla solidità economica delle realtà commerciali. Costi che sono schizzati alle stelle in pochissimo tempo. Ma a far paura non è solo l’entità del conto da pagare ai fornitori di gas ed energia elettrica, ma la sensazione di non avere né soluzioni, né un futuro sul quale continuare a investire. A lanciare il grido d’allarme è Luigi Savino, noto ristoratore bustocco, ma anche fiduciario provinciale di categoria in Confcommercio.
Savino tira le somme delle ultime bollette: 22 mila euro solo di luce e gas negli ultimi due mesi. Costi più che raddoppiati. «Ma la cosa che più fa paura – dice – non è la cifra esorbitante, bensì il fatto che non vedo né una soluzione, né un futuro roseo per il nostro settore e, più in generale, per chi dà lavoro nel nostro Paese».