Rifiuti abbandonati: ventidue verbali a Magnago

MAGNAGO – Rifiuti abbandonati: prevenzione, repressione e sensibilizzazione. L’attenzione è massima da parte del comando di Polizia locale di Magnago e Bienate. Mai abbassare la guardia, insomma, e non l’hanno di certo abbassata il comandante William Viola e i suoi uomini. Anzi, basta guardare i dati solo di quest’anno per rendersi immediatamente conto dell’importante lavoro che gli agenti stanno mettendo in campo.

Controlli massicci e mirati, grazie anche alle apparecchiature elettroniche

«L’impegno in tale senso è costante – spiega lo stesso responsabile dei vigili urbani magnaghesi – Svolgiamo, infatti, servizi mirati e specifici praticamente quasi ogni giorno, grazie anche all’utilizzo di apposite apparecchiature, quali ad esempio le cosiddette fototrappole o videotrappole, che ci permettono di individuare e identificare i trasgressori. In totale ne abbiamo 5 a disposizione che alterniamo nelle varie zone del territorio, proprio per monitorare le singole situazioni; più a queste si aggiungono le 32 telecamere del sistema di videosorveglianza installata in diversi punti del paese e della frazione di Bienate».

Dall’inizio dell’anno ad oggi sono stati elevati 22 verbali

E i risultati, alla fine, sono certamente significativi. «Fino ad oggi abbiamo, infatti, elevato 22 verbali – continua Viola – Purtroppo l’abbandono dei rifiuti è una problematica rilevante. Dispiace dirlo, ma c’è davvero una grande mancanza di rispetto delle persone verso l’ambiente e proprio per questo motivo ci siamo attivati e ci stiamo attivando con una serie di controlli massicci. Le situazioni più critiche le abbiamo riscontrate nelle aree periferiche, però anche in alcuni punti del centro sono state rilevate irregolarità (in modo particolare per quanto concerne gli abbandoni in prossimità dei cestini). Poi, sul materiale lasciato, c’è un pò di tutto: sacchi con immondizia di vario genere, serramenti, mobili, copertoni di automobili, strumenti elettronici». Insomma, si lavora a 360 gradi, come detto, sia con l’ausilio delle apparecchiature, sia con il classico e tradizionale accertamento a mano, ossia aprendo i sacchetti trovati, alla ricerca di qualche elemento utile per risalire a chi l’ha scaricato lì. «Un’attività in sinergia pure con gli uffici comunali – conclude il comandante – E le sanzioni che abbiamo elevato fino ad ora, infine, vanno dalle 167 euro fino alle 1200, a secondo dello specifico episodio».

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