MALPENSA – E’arrivata la firma del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul Decreto Aria. Pubblicato in Gazzetta ufficiale lo scorso 11 novembre, è stato convertito in legge, la 155 del 6 novembre 2023. Si può dunque applicare l’articolo 1-ter che prevede una nuova valutazione dei Ministeri e degli enti competenti sull’estensione della Cargo City di Malpensa nel Masterplan Malpensa 2035 in ragione della strategicità dello sviluppo del traffico cargo aereo.
Visione strategica di sviluppo
Era la notizia che stava aspettando l’Associazione nazionale agenti e mediatori d’affari (Anama). «Il sistema logistico nazionale, ed in particolare il cargo aereo, scontano in termini di competitività l’assenza di una visione strategica di sviluppo, che non può prescindere dallo sviluppo di Malpensa», sottolinea il presidente Alessandro Albertini. «Rispettiamo il parere del Commissione Tecnica per la Verifica dell’Impatto Ambientale – prosegue Albertini – che limita l’espansione della Cargo City all’area del sedime aeroportuale per ragioni di tutela ambientale ma riteniamo che l’emendamento al Decreto Aria e la richiesta del Ministero di riconsiderare il parere alla luce della strategicità che riveste il cargo aereo nazionale sia un riconoscimento importante del ruolo che il settore aereo gioca per il sistema economico del Paese in termini di competitività del nostro import-export e occupazione».
Appello nel vuoto
Cade dunque nel vuoto l’appello che la Rete Comitati Malpensa aveva rivolto al Capo dello Stato chiedendogli di non firmare paventando l’illegittimità dell’«emendamento ad Malpensam» in quanto «Mai è accaduto nella storia repubblicana, che con un provvedimento legislativo si proponga di revocare un provvedimento amministrativo complesso come il Decreto di Compatibilità Ambientale emesso dal Ministro dell’Ambiente».
Una tesi che non ha trovato riscontro al Quirinale, dove il presidente Mattarella ha proceduto con la promulgazione.