MALPENSA – Sono stati scarcerati i quattro anarchici in quota al gruppo No Cpr che nel pomeriggio di mercoledì 20 marzo si erano resi protagonisti di un blitz in pista a Malpensa e avevano bloccato il decollo di un volo Air Maroc diretto a Casablanca. Obiettivo evitare il rimpatrio del “compagno” Jamal, così da loro definito, in partenza dopo il trasferimento dal Cpr di Gradisca d’Isonzo con 13 condanne alle spalle di cui una per stupro.
Cade l’accusa di attentato ai trasporti
Il Pm aveva chiesto per tutti la misura di custodia cautelare in carcere: i quattro aveva già cercato di liberare lo stesso cittadino marocchino qualche mese fa a Torino. Il Gip del Tribunale di Busto ha però giudicato insussistente l’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti scarcerando i quattro che rispondo, comunque, di resistenza a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Indignato il commento social dell’europarlamentare Isabella Tovaglieri (Lega): “Assurdo.Da oggi se volete impedire il rimpatrio di un “compagno”, potete tranquillamente bloccare uno scalo aereo internazionale senza rischiare di finire in carcere”, ha scritto l’eurodeputata.
L’aeroporto sbagliato
Ironia della sorte i quattro avevano sbagliato aeroporto: mentre infatti si facevano arrestare a Malpensa, bloccando il rimpatrio di un perfetto sconosciuto ignaro di tutto, il “compagno” Jamal decollava da Bologna alla volta del Marocco.