Masterplan, la Lega non può stare a guardare. Giorgetti: «Un Dpcm per Malpensa»

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MALPENSA – Un Dpcm per far diventare Malpensa «un’opera di interesse strategico nazionale». E’questa la soluzione prospettata dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti per «rivedere i risultati della decisione della Commissione» che lo scorso 8 giugno ha approvato il Masterplan 2035 ma stralciato dal Piano industriale l’ampliamento del sedime e dunque il consumo di suolo previsto per fare spazio ai nuovi capannoni della Cargo city. 

Giorgetti e Malpensa 

Poche dichiarazioni, rilasciate dal ministro ad alcuni giornalisti presenti ieri a Mercallo a margine della cerimonia per l’avvio dei lavori sulle superstrada 629. Giorgetti non interveniva sulla questione Malpensa dallo scorso febbraio, in visita al Maga di Gallarate. Da allora però lo scalo varesino ha dovuto accusare due colpi pesanti, proprio ora che c’è un governo di centrodestra in cui la Lega rappresenta la seconda forza politica. Il primo è la cessione di Ita a Lufthansa, un accordo che non solo esclude Malpensa dai piani di sviluppo della compagnia aerea ma rischia di creare pesanti contraccolpi di riflesso con la gestione degli slot su Linate. Poche settimane dopo ecco l’approvazione del Masterplan, con una forte limitazione allo sviluppo dell’area cargo. Un doppio attacco, dunque, sia nel traffico passeggeri che nel settore merci, con la Lega che non può più girarsi dall’altra parte, a meno di non perdere il ruolo di unica paladina di Malpensa tra i palazzi romani che da trent’anni a più riprese provano ad azzoppare il grande aeroporto del Nord. Sempre che la questione settentrionale sia ancora un tema che interessa alla nuova Lega di Matteo Salvini.

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